Groupon lancia la salute low cost: dieci ecografie per 69 euro

TREVISO. Tra un menù di pesce a 39 euro e un’abbuffata di carne allo spiedo a 24 si potrebbe avvertire l’esigenza di una liposuzione o di un’ecografia al fegato. La spesa non varia poi molto. Ieri su Groupon, il sito di e-commerce più popolare del mondo basato sui gruppi d’acquisto, tra mutande, trucchi, orologi e cene, erano in vendita un check up medico completo a 49 euro, e una liposuzione a 299. Offerte che hanno fatto storcere il naso a qualcuno nell’ambiente medico, ma che sono andate a ruba fra i trevigiani (e non solo). Un vero e proprio commercio di prestazioni sanitarie, dunque, quello che si scopre su Groupon e sulle ultime offerte proposte.
«Anche la macchina più collaudata e i motori più affidabili hanno bisogno di una revisione. Affidati a Data Clinica», è lo spot dell’offerta avanzata dalla clinica privata che si trova all’incrocio tra via Santa Bona Nuova e la Strada Ovest. Sette ecografie e un esame specifico alla prostata a 49 euro, per un risparmio dell’80%. Presentandosi allo sportello della Data Clinica, senza acquistare il pacchetto da Groupon, la spesa ammonterebbe invece a 245 euro. Ancora più economico il pacchetto con 10 ecografie, 69 euro invece di 350. Nel dettaglio l’offerta comprende le ecografie a fegato, colecisti, vie biliari, pancreas, reni, milza, vescica, e per le donne una visita specialistica a utero e ovaie, per gli uomini alla prostata. Insomma, tutto il kit necessario per controllare il proprio stato di salute. Con il pacchetto più ricco si aggiungono addirittura le ecografie a tiroide, linfonodi del collo e ghiandole salivari. Solo di ticket in ospedale si spenderebbe più del doppio.
«In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, le persone non vanno a farsi le ecografie perché non possono permetterselo. Certo non perché non vogliono», sostiene il dottor Luca Passarella, direttore sanitario di Data Clinica. «Fin da quando ho iniziato a lavorare qui ho detto che non volevo lucrarci, ma consentire alle persone di curarsi, con costi affrontabili. Anche ai medici che lavorano con me», prosegue Passarella, «ho chiesto fin da subito di non toccare le tariffe, e se possibile abbassarle».
Insomma - assicura - qualità garantita, a costi irrisori. Quasi un’azione di solidarietà, per Passarella. «Probabilmente chi si lamenta lo fa, perchè andiamo a togliere clienti a chi non se la sente di avanzare queste offerte. Ma noi non pesiamo sul sistema sanitario nazionale e regionale. Tanti di coloro che si spacciano per privati, sono convenzionati. Quindi alle prestazioni contribuisce la Regione con i soldi pubblici. Noi facciamo da soli. Se vogliamo invertire il trend e far si che l’economia si muova, bisogna abbassare i prezzi».
In molti hanno dato fiducia a Groupon e alla clinica. Ieri pomeriggio quando mancavano ancora sei giorni alla chiusura dell’offerta, erano stati venduti ben 135 pacchetti. Un incasso da circa 7 mila euro, di cui Groupon terrà una percentuale. «Una volta che hai ammortizzato la spesa del macchinario, il costo di un ecografia è irrisorio», puntualizza Passarella. Ma da tempo le associazioni di consumatori hanno lanciato l’allarme sulla svendita di prestazioni sanitarie. Un po’ quello che era successo anni fa quando in frontiera si faceva la coda per curarsi negli studi dentistici sloveni e croati. Non è da meno «La clinica Estetica» di Spresiano. Anzi, in questo caso lo sconto sulle prestazioni offerte è addirittura del 87%.
«All'inizio del Cinquecento, quel genio di Michelangelo modellò a colpi di scalpello ogni singolo muscolo del David con una maestria rimasta ineguagliata nei secoli. Ora la domanda è: esiste un modo per definire alla perfezione le tue forme senza resuscitare un artista defunto? Per fortuna sì! Scoprilo con La Clinica Estetica». Poche righe per vendere una “miniliposuzione” a 299 euro invece che a 2.250. E anche in questo caso in molti hanno deciso di fidarsi. Ben 44 i pacchetti venduti a un giorno dalla chiusura dell’offerta. Se invece di togliere, qualcuno vuole aggiungere, c’è l’offerta per una “mastoplastica additiva bilaterale” (la plastica al seno) a 499 euro, invece che a 4.300. Ma in questo caso bisogna spendere un po’di benzina, perché la clinica è a Lucca.
Tutto bene? Per l’Ordine dei medici I conti non tornano. Sette euro a ecografia «sono appena sufficienti ad accendere il macchinario». Giuseppe Favretto, presidente dell’Ordine dei Medici di Treviso, esprime non poche perplessità su un’offerta tanto economica. «Noi dobbiamo controllare la qualità della prestazione; quindi se tutto funziona perfettamente non interveniamo. Da quando con il decreto Bersani si sono liberalizzate le tariffe, se una struttura vuole offrire a 1 centesimo una prestazione sanitaria è libera di farlo, purchè venga eseguita correttamente», prosegue Favretto indicando la linea di condotta dell’Ordine. Ma se fino a poco tempo fa, le prestazioni sanitarie offerte su Groupon a Treviso riguardavano perlopiù pulizia dei denti, otturazioni e poco altro, ora l’offerta si sta ampliando, di molto. «Come Ordine siamo molto perplessi che si offrano prestazioni a prezzi che appaiono antieconomici», prosegue. «Quella delle 7 ecografie a 49 euro è veramente stracciata. Si fa fatica a capire come possano tornare i conti. Un macchinario base costa attorno ai 50 mila euro, non è facile ammortizzare la spesa con quelle tariffe». Ma tra Groupon e l’Ordine dei medici è guerra aperta da tempo. Se a Treviso, eccezion fatta per l’odontoiatria, le prestazione sanitarie “sottocosto” rappresentano una novità, nelle città più grandi sono arrivate da tempo. E lo scontro non ha tardato a esplodere. A Bologna l’Ordine dei medici della città ha messo sotto indagine i colleghi che hanno utilizzato Groupon per offrire servizi a prezzi scontati. Sono stati mossi alcuni richiami e minacce di sospensione. Ma nelle stesso periodo anche la Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri aveva presentato una denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l'Antitrust) contro i responsabili italiani di Groupon, e aveva chiesto l’intervento dell’allora ministro alla Salute Ferruccio Fazio. «L’intero mercato della salute subisce un danno poiché passa un messaggio che induce a credere che le prestazioni mediche abbiano costi vivi risibili e le stesse aziende sanitarie speculino, considerati i costi dei ticket superiori al costo delle prestazioni che loro offrono», si legge nella lettera. Groupon aveva a sua volta risposta con un'altra denuncia all’Antitrust, in quanto la Federazione nazionale avrebbe boicottato il lavoro della società.
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