Gris in liquidazione, grandi gruppi in pista
MOGLIANO. Il Gris in vendita, con la sua dote di servizi assistenziali, villa, barchesse, parco, piscina e posizionamento strategico, fa venire l’acquolina in bocca ai grandi gruppi veneti del settore. Più passa il tempo e più si fa concreta l’ipotesi, qualcuno direbbe il rischio, che l’ex pellagrosario lasciato in eredità ai cittadini moglianesi dal benefattore Costante Gris (sindaco della città tra il 1878 e il 1876) finisca nelle mani di un soggetto privato. Da settimane non si hanno più notizie sulle trattative per il trasferimento del distretto sociosanitario al Gris, chiesto a gran voce dai comitati e da parte della maggioranza politica: sia il comune sia l’Ulss 9, su questo tema preferiscono mantenere una rigorosa linea del silenzio. E col passare del tempo, potrebbero addensarsi sul tavolo del liquidatore nominato dal tribunale, Sonia Bettiol, le offerte dei privati. Alcuni contatti, rivelano i beninformati, sono già avvenuti. Stavolta, senza invocare fantomatici investitori russi, hanno nomi e cognomi.
A filtrare è l’interessamento di alcuni colossi imprenditoriali veneti. Spicca su tutti il nome della società rodigina Guerrato spa, specializzata in project financing e progettazione ospedaliera, con numerosi interventi in tutta la nostra regione. Si fa poi quello della cooperativa Codess sociale, con sede a Padova, attiva anche nell’attuale gestione dell’emergenza profughi. Nei mesi scorsi si era parlato dell’interessamento del gruppo che fa capo all’esponente friulano forzista Massimo Blasoni, “Sereni Orizzonti”. Saranno loro i futuri proprietari del compendio di via Torni? Se dovesse sfumare l’ipotesi di garantire un futuro pubblico all’istituto Gris, di comune accordo con l’ulss 9, il liquidatore non potrebbe che prendere seriamente in considerazione, ammesso che non lo stia già facendo, le loro proposte. I tempi imposti dalla procedura di "composizione del debito" (espressione che per i profani si potrebbe anche tranquillamente ridurre a "fallimento") sono infatti molto più serrati di quelli della politica e delle sue progettualità. Entro il 31 dicembre 2016, il liquidatore Bettiol deve "trovare" una cifra che sfiora i due milioni e mezzo di euro. Quest’oggi il sindaco Carola Arena porta in approvazione il bilancio, ma di soldi per un eventuale trasferimento del distretto sociosanitario al Gris ce ne sono molti meno: 300mila.
Matteo Marcon
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