Grillini spaccati a Chioggia, aumentano i dissidenti
CHIOGGIA. Grillini sulla graticola. Quello di domani alle 16 sarà un consiglio comunale di fuoco, per almeno un paio di motivi. A scaldare la seduta i chiarimenti sul conflitto di interessi che ha travolto il sindaco Alessandro Ferro e le turbolenze all’interno dei Cinque stelle, dopo le dimissioni improvvise dell’assessore Marco Boscolo Bielo, a dicembre, e confermate dalla consigliera dissidente Maria Chiara Boccato, messa in isolamento da cinquanta giorni per aver tenuto un comportamento non gradito ai vertici del M5S.
La pasionaria. Da oltre un mese la Boccato è stata eliminata da tutti i gruppi di comunicazione dei grillini e esclusa dalle riunioni perché in alcune occasioni non ha risposto agli ordini di scuderia. «Dal 9 dicembre sono fuori da ogni contatto», conferma la consigliera battagliera, «mi hanno tagliato fuori perché non rispondo sempre “obbedisco”». A scatenare le ire dei vertici il fatto che la Boccato abbia preso le parti dell’assessore ai lavori pubblici Marco Boscolo Bielo dopo le sue dimissioni (spontanee o più verosimilmente forzate). Il divorzio rischia di consumarsi del tutto domani in Consiglio perché la consigliera porterà un ordine del giorno per la riduzione dei gettoni che non è gradito ai colleghi. Pare che le sia stato suggerito di ritirarlo, ma la Boccato ha deciso di tirare dritto.
Crescono le defezioni. «Il mal di pancia della Boccato lo hanno almeno altri due consiglieri», spiega il consigliere della Lega, Marco Dolfin. «Qualcuno si sta accorgendo che quanto annunciato in campagna elettorale non si sta realizzando e pesta i piedi. L’ordine del giorno per ridurre i gettoni (oggi 66 euro lordi con trattenuta del 40%) andrebbe a colpire in particolare il presidente del Consiglio, Endri Bullo, con cui lei è in rotta di collisione. Dovrà scegliere se uscire dai Cinque stelle o rimanere separata in casa».
Visione simile quella del consigliere forzista Beniamino Boscolo Capon. «La verità», spiega, «è che a Chioggia nei Cinque stelle comanda Gilberto Boscolo (segretario particolare del sindaco ndr). Chi non si allinea è fuori. La Boccato è stata isolata da quando, disobbedendo agli ordini di scuderia, ha votato alcuni miei emendamenti sul baratto amministrativo, poi ha preso le difese dell’assessore Bielo e ora non si è spostata di un millimetro quando le hanno imposto di ritirare l’ordine del giorno non gradito. Credo che, ragionando con la propria testa, non potrà restare a lungo dentro i Cinque stelle di Chioggia».
Ultima spiaggia. In apertura di seduta il sindaco dovrà chiarire la sua posizione sulla vicenda Ultima spiaggia (la società in cui siede come socio accomandante che ha perso un ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato la cui sentenza va applicata dal Comune). Se la maggioranza concederà di aprire la discussione, le scintille saranno inevitabili perché le opposizioni (e non solo) vogliono risposte chiare sull’intera faccenda.
La Lega ha già chiesto le dimissioni, Forza Italia attende chiarimenti su ogni punto riservandosi di richiedere un accesso agli atti se non verrà dipanata ogni ombra e Chioggia è libera vuole un Consiglio comunale aperto.
Conflitto di interessi. I punti che fanno traballare la sedia di Ferro sono più di uno. Le opposizioni vogliono sapere se il sindaco (che tramite la sua sas Ultima spiaggia aveva un contenzioso pendente col Comune al momento dell’elezione) fosse ineleggibile. Un punto che potrebbe essere bypassato tenendo conto della posizione di socio accomandante (senza ruoli decisionali). Rimane però il macigno del conflitto di interessi dato che ora il sindaco si trova a dover applicare la sentenza contro la sua società. Posizione aggravata dal fatto che Ferro ha mandato una mail col suo indirizzo privato al legale della controparte che chiedeva un incontro in municipio per dar corso alla sentenza.
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