Green Power, i lavoratori «No alla cioccolata calda»
MIRANO. Fuori programma con faccia a faccia tra proprietà e lavoratori ieri mattina alla Green Power di Mirano, nel nuovo presidio inscenato dai dipendenti davanti ai cancelli della sede di Zianigo. Christian Barzazi, vicepresidente del gruppo, esce da Villa Scabello e affronta i manifestanti durante il loro sit-in di protesta, l’ennesimo in questo mese di dicembre.
Anche in strada, però, resta il gelo tra le parti: Barzazi chiede ai lavoratori di entrare e parlarne, offre loro una cioccolata calda. I manifestanti però rifiutano e chiedono un tavolo istituzionale per discutere di ammortizzatori sociali. L’obiettivo è evitare i 36 licenziamenti comunicati dall’azienda ai lavoratori. Alla fine, a parole, il vicepresidente apre a un confronto ufficiale da convocare nei prossimi giorni. «Noi eravamo disponibili fin dall’inizio a sederci a un tavolo e discutere con lei di questa procedura di licenziamento e se c’è uno spiraglio per degli ammortizzatori sociali», incalza il delegato della Fiom-Cgil Giuseppe Minto, «perché non ci convocate? Fate delle proposte, noi le valuteremo insieme ai lavoratori».
«Siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo entro Natale», ribatte Barzazi, «gli incentivi per le uscite ci sono e c’è anche la disponibilità per la cassa integrazione. Abbiamo utilizzato questo tempo per verificare al Ministero la disponibilità effettiva di questi strumenti».
Il confronto, per ora, finisce qui. Ai sindacati le parole di Barzazi non bastano: «Aspettiamo la convocazione prima di Natale», afferma Minto. Il 25 dicembre, giorno in cui scade il periodo utile a un accordo, manca una settimana: tempi stretti per organizzare un incontro e dare il tempo, poi, ai lavoratori di valutare le proposte dell’azienda. Se non si troverà l’accordo, il tavolo approderà in Provincia, con il coinvolgimento delle istituzioni.
Intanto ieri i lavoratori, come promesso, hanno portato in strada e poi regalato alla parrocchia di Zianigo i panettoni regalati dall’azienda ai propri dipendenti: un gesto di rifiuto degli auguri da parte di chi li vuole lasciare a casa, ma anche un modo per ringraziare i cittadini che da settimane stanno solidarizzando con la protesta dei lavoratori in strada. Foto di rito con i panettoni della Green Power, poi brindisi e corteo simbolico verso la canonica, con i panettoni lasciati al parroco don Ruggero Gallo, che li potrà utilizzare per le attività parrocchiali o darli in beneficienza. Alla Green Power la protesta va avanti: il pacchetto di 24 ore di sciopero proclamato a inizio mese non è ancora esaurito, ma a questo punto i lavoratori attendono le mosse dell’azienda. Altrimenti l’ultima settimana prima di Natale sarà caldissima.
Filippo De Gaspari
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