Grazie ai controlli dell'Usl 4, famiglia evita intossicazione da funghi
SAN DONA’. Funghi raccolti in montagna, famiglia si rivolge all’Usl 4 ed evita l’intossicazione e la morte. Ieri mattina i micologi del Dipartimento di Prevenzione hanno periziato dei funghi provenienti da raccolta di questa famiglia sandonatese, papà, mamma e due figli, evitando una grave intossicazione alimentare ai componenti del nucleo che, nel fine settimana, si era recato in montagna per raccogliere funghi.
Ne avevano trovati ben due cassette, certi fossero chiodini. E una parte di questi era già stata cucinata in padella, fino a quando la mamma ha esitato poco prima di mezzogiorno. Fortunatamente, prima di mangiarli hanno pensato al servizio micologico dell’azienda sanitaria. Il micologo dell’Usl4 non ha avuto dubbi: quei fughi non andavano assolutamente consumati perché non erano in realtà chiodini, ma funghi tossici. L’accortezza di far verificare la commestibilità agli esperti dell’Usl 4 ha così evitato gravi conseguenze fisiche a queste persone, le quali sono state invitate ad eliminare immediatamente tutto il raccolto. “Siamo proprio nel periodo in cui la passione di raccogliere i funghi riguarda un gran numero di appassionati”, spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Luigi Nicolardi, “ma, allo stesso tempo, aumenta anche il rischio di incappare in specie tossiche o addirittura velenose se non si è abbastanza esperti nel riconoscere quali siano commestibili e quali no. Prendendo spunto da quanto avvenuto oggi, invito gli appassionati a non raccogliere mai nessun fungo o vegetale di cui non è chiara la natura, inclusi quelli che nascono in giardino, e in caso di dubbi fate controllare in via prudenziale tutto il raccolto ad un esperto".
Nei giorni scorsi è stato istituito un Ispettorato Micologico. Il servizio è gratuito e a disposizione anche dei privati cittadini. Per informazioni e appuntamenti contattare il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) posto nel Dipartimento di Prevenzione di via Trento, telefonando allo 0421.228174 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.00, oppure scrivendo a sian.sandona@aulss4.veneto.it
Anche l'Usl 3 Serenissima dallo scorso anno ha deciso di andare incontro agli appassionati o ai raccoglitori occasionali, offrendo un servizio attivo tutti i giorni dalle 7.30 alle 8.30 che mette a disposizione personale specializzato nel riconoscere funghi commestibili e non. E’ aperto nella sede di Piazzale Giustiniani a Mestre ma anche a Dolo.
E in questi giorni sono già stati parecchi i casi di persone trovate con funghi tossici nei cestini portati al servizio dell’Usl 3 per i controlli. "La prima regola è che non ci si deve fidare né delle credenze popolari, né di internet, con i funghi non si scherza", spiega Claudio Artusi, dell’Ispettorato Micologico dell’Usl 3. "E prima ancora di metterci a disposizione per controllare i funghi che i cittadini ci portano, ci sentiamo impegnati a insegnare alla gente l’attenzione che si deve avere. Mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza, o di cui non si è certi quanto a commestibilità, costituisce un grave rischio per la salute". Vale per i funghi lo stesso discorso per erbe e piante, vedi il tragico epilogo della vicenda della coppia di Cona morta pensando di raccogliere zafferano commestibile in montagna. Tra gli errori più frequenti compiuti dagli appassionati, secondo Artusi, non c’è solo quello nel distinguere un fungo commestibile da quello molto simile ma velenoso. "E’ molto pericolosa anche la tendenza a consumare funghi commestibili ma in stato avanzato di maturazione, marcescenti, infestati da parassiti e muffe. E’ priva di fondamento anche la credenza popolare secondo cui sono buoni i funghi invasi da lumache o insetti perché, si dice, se piacciono a questi parassiti devono essere commestibili".
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