Gratta e Vinci da 500 mila euro caccia al fortunato vincitore

San Donà. L’uomo è stato visto esultare dagli altri clienti quando ha capito di aver fatto centro I gestori del ristorante-bar La Cacciatora hanno preferito però non rilasciare commenti
Di Giovanni Cagnassi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P . - TRATTORIA CACCIATORA A CAPOSILE
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P . - TRATTORIA CACCIATORA A CAPOSILE

Vincita da 500 mila euro al Gratta e Vinci. Un misterioso giocatore ha vinto la grossa cifra nei giorni scorsi e ha reso partecipe una ristretta cerchia di amici. Ha acquistato il biglietto vincente in un bar di Caposile, ma subito è calata attorno alla vincita una cortina fumogena. Nessuno sa più nulla ed è certo solo che un cliente ha esultato nel pubblico esercizio nel momento in cui ha capito di essersi assicurato la consistente somma.

La vincita è stata annunciata dunque in un’esplosione di gioia all’interno del locale e non è passata inosservata tanto che ha fatto il giro di Caposile per arrivare fino a Jesolo, in piazza Mazzini. Inizialmente pareva uno scherzo, poi è stato accertato che era proprio quella la cifra vinta con il Gratta e Vinci acquistato quasi per caso tra un caffè e un aperitivo. Al noto ristorante-bar La Cacciatora, indicato inizialmente come il locale della vincita, però i titolari si sono schermiti e non hanno voluto commentare le voci circolate immediatamente nei giorni a seguire alla clamorosa vincita. Il fortunato, a quanto pare di origine straniera, è stato notato da altri clienti nel momento in cui grattando si è accorto e ha esultato con irrefrenabile gioia. Resta dunque il giallo attorno alla vittoria.

Il Basso Piave e litorale tornano a essere territorio di grandi vincite e di giocatori incalliti. Ci sono alcuni episodi che ancora vengono considerati memorabili. La fortuna aveva baciato nell’ottobre 2015 la tabaccheria di Andrea Cescon di via Bafile al lido di Jesolo, con un gratta e vinci da mezzo milione di euro anche in quel caso. Vincitore, come spesso accade, misterioso e scomparso nel nulla. Poi un “Turista per sempre” alla tabaccheria Sgnaolin di corso Trentin a San Donà nel febbraio 2014: 3,9 milioni di euro in totale (duecentomila euro subito, quindi 6 mila euro al mese per venti anni e alla fine una buona uscita di centomila euro), che andarono a un cliente misterioso, anche in quel caso probabilmente straniero e di passaggio che mai più si è fatto sentire e ha pensato a intascare serenamente la sua vincita lontano dai riflettori.

Lontani, invece, i tempi in cui le vincite erano quasi tutte al bar ricevitoria Striuli di via Jesolo a San Donà, che nel frattempo ha chiuso i battenti, dove ogni settimana, tra Totocalcio, Lotto e Gratta e Vinci, fioccavano vincite a ripetizione. Una sfida aperta con i locali di Paolo Vanin, tra litorale e Basso Piave, dove si enumeravano altrettante ricche vincite ogni mese o quasi. La febbre del gioco è sempre alta e adesso ci sono anche le slot distribuite un po’ in tutti i locali ad aumentare le probabilità, ma anche i rischi di ludopatie, una malattia che sta diventando un’epidemia.

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