Gratta dieci euro e vince due milioni

Aveva acquistato un “Mega miliardario”. Stupore dei titolari: «Pensavamo fossero duemila euro. Speriamo si ricordi di noi»
Di Marta Artico
agenzia Candussi, giornalista Artico. Tabaccheria "Trebì" in via Lavoratore 11 Marghera, dove sono stati vinti 2 milioni di euro con un Gratta&Vinci
agenzia Candussi, giornalista Artico. Tabaccheria "Trebì" in via Lavoratore 11 Marghera, dove sono stati vinti 2 milioni di euro con un Gratta&Vinci

Due milioni di euro tondi tondi. Chi non ha mai chiuso gli occhi e sognato cosa farebbe con una cifra simile? Probabilmente anche il misterioso vincitore che circa un mese fa si è recato nella tabaccheria “Trebì” di Andrea Checchin, al civico 11 di via del Lavoratore, dove ha comperato un Mega Miliardario da 10 euro. Solo che questa volta, ha fatto il botto della vita, vincendo due milioni di euro. La Dea Bendata che non guarda in faccia nessuno, con lui ci ha visto proprio bene.

Ieri mattina a Marghera, lo stupore quando si è presentato il postino in negozio: è stato accolto da Elisabetta, la moglie del titolare e Giovanna Baldan, la ex titolare venuta a dare una mano nel passaggio di consegne, visto che la tabaccheria è stata rilevata da circa un mese. «Arriva la busta», spiega Elisabetta, «la apro, guardo e dico, toh, hanno vinto 2mila euro. Poi Giovanna mi dice, mi pare strano, allora leggo meglio e vedo che c'è scritto due milioni di euro, non duemila. A quel punto ho chiamato la Lottomatica per sincerarmi che non fosse uno scherzo, di questi tempi non si sa mai».

È stato allora che è arrivata la conferma ufficiale. Con tanto di poster da ingrandire e appendere fuori, per far sapere a tutti che a Marghera, in via del Lavoratore, ieri non era una giornata qualsiasi. Ma il nocciolo della questione, è un altro: chi li avrà vinti? Una signora scende dall'appartamento del condominio vicino e chiede: «Chi è allora?». Bocche cucite. «Xeo de qua?». Stesso sguardo pieno di incognite e puntini sospesi. Nella tabaccheria a due passi da via Fratelli Bandiera, ci sono due tipi di clientela: locale, perlopiù residenti, come spiega il titolare Checchin, e gente di passaggio che si ferma perché il parcheggio è giusto davanti, e poi va diretto nella zona delle fabbriche. Di quel genere di gratta e vinci ne vanno via circa venti al giorno. Quindi in un mese su per giù 600.

«Potrebbe essere un cliente abituale della zona», spiega il proprietario, che vive a Mira e ha aperto da un mesetto, «sicuramente è qualcuno che ne ha bisogno, perché chi non ha bisogno di due milioni di euro? Di certo Berlusconi qui non è passato». Sorride: «Comunque, speriamo sia di buon cuore e si ricordi di noi, che abbiamo appena avviato l'attività, un aiutino non guasterebbe».

Marino è il marito dell'ex titolare, Giovanna Baldan. Lui i clienti li conosce tutti, perché per nove anni li ha serviti e un po' gli dispiace che la vincita milionaria non sia avvenuta sotto la sua proprietà. Tant'è. Un'idea di identikit lui se l'è fatta, ma la privacy viene prima di tutto, in questi casi, e poi potrebbe essere un film sbagliato. Perché - fa capire a bassa voce - quando uno vince una somma simile, improvvisamente sparisce dalla circolazione. E partono proprio dall'assenza «ingiustificata», gli indizi, se di indizi si tratta. «Se è quello che penso io è un uomo, sotto i cinquanta, della zona» si lascia sfuggire Marino. Tornerà? Questa è la domanda che tutti si pongono.

In tabaccheria sono convinti che non passerà più e che non porterà nemmeno una piantina. I titolari indicano una piccola orchidea: «Da chi ha vinto poco, abbiamo avuto riscontri».

In ogni caso, mai dire mai. Quel che è certo, è che la vincita è di buon auspicio per l'avvio della nuova attività, i proprietari se lo augurano, anzi ne sono convinti: la fortuna chiama fortuna. «Questa», spiegano Giovanna e Marino, «è sempre stata una ricevitoria fortunata, magari non sono stati vinti due milioni, ma in nove anni finché ci siamo stati noi, parecchi premi sono stati comunque centrati».

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