Grassaga sotto assedio boccia l’elettrodotto

San Donà. I residenti scrivono all’Enel: «Vogliamo conoscere i rischi». Cereser (Pd) attacca il Comune

SAN DONA. Una frazione sotto assedio, Grassaga adesso teme di aver perso la sua serenità. I lavori per il nuovo elettrodotto hanno scatenato infuocate polemiche e adesso i residenti hanno scritto all'Enel per avere rassicurazioni: «Vogliamo sapere che rischi possiamo correre».

I lavori procedono, con i camion che vanno su e giù, mentre la tensione è palpabile tra la gente in un giorno qualunque in questa frazione che un tempo era famosa per l'ottimo rabosino e le memorabili partite a scopa o tressette. I problemi a Grassaga sono molteplici. Un deposito di rifiuti, poi la vicina discarica di via Silos, la questione Nekta in zona industriale con la richiesta di poter lavorare anche le polveri di pirite. E ora l'elettrodotto in fase di ultimazione. Ad avere paura ci cono anche Santa Teresina, Noventa, Mussetta, San Donà stessa. «Il sindaco lancia accuse di sciacallaggio politico», dice Emiliano Salvador, candidato della lista Mazzon, «e di terrorismo psicologico. Noi temiamo che sulle mappe non siano state considerate abitazioni, parrocchie, altri siti sensibili. Il sindaco andrebbe ad abitare a ridosso di quello che lei definisce un semplice cavo? A Grassaga e nel territorio sono tutti preoccupati per un deposito di rifiuti, la discarica a due passi, la Nekta e le ceneri di pirite e ci mancava anche l'elettrodotto». Accusato di incoerenza sul caso della Nekta, Andrea Cereser del Pd risponde al Comune. «Non mi risulta di avere espresso alcun parere favorevole al progetto della Nekta», dice, «e fa bene l'assessore Milena Silvestri a ricordare la posizione che ho assunto nel 2009, insieme a tutto il Consiglio, che è la stessa di ora e che riassumo in poche parole: quando una comunità esprime la volontà di non avere sul proprio territorio determinati tipi di lavorazione che possono comportare un rischio per l'ambiente e la salute dei cittadini, ebbene tale volontà va rispettata, anche andando contro le decisioni della Regione, se ciò è necessario. E se questo non bastasse come dichiarazione, invito a leggere il nostro programma elettorale che, invece, è pubblicato e disponibile a chiunque. In questi anni quante volte l'amministrazione ha incontrato la comunità di Grassaga? Altra cosa è il percorso di conoscenza e approfondimento che alcuni cittadini sandonatesi intendono fare per capire che cosa sta accadendo nel nostro territorio. Per questo motivo hanno deciso di incontrare su questo tema tutti i soggetti coinvolti, imprese, amministratori, comitati, associazioni».(g.ca.)

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