Grandi stazioni rinuncia al restauro delle parti storiche

A Santa Lucia esclusi dagli interventi di riqualificazione gli elementi architettonici del primo Novecento

VENEZIA. Stazione di Santa Lucia completamente rinnovata, anche con l’apertura di molti nuovi negozi al suo interno, ma senza tutelare gli elementi architettonici storici che risalgono alla sua costruzione - tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta del secolo scorso - e che si rifanno alla tradizione veneziana. Una scelta di Grandi Stazioni - la società mista Ferrovie-privati, con il gruppo Benetton e il gruppo Caltagirone in primo piano proprietaria dello scalo - che ha prima messo in preventivo i lavori, ma poi li ha “tagliati”, per motivi evidentemente economici, rinunciando al restauro. A “salvarsi” solo il grande mosaico colorato opera di Mario Deluigi in collaborazione con Anton Giulio Ambrosini, perfettamente conservato, ma parzialmente coperto ora da nuove edificazioni commerciali sorte in quello che prima era il grande atrio della Stazione. Sulla vicenda è stata presentata un’interrogazione al sindaco dal consigliere comunale del Pd Carlo Pagan.

A essere lasciati al progressivo degrado sono il rivestimento lapideo della facciata del palazzo di Santa Lucia, ma anche la finitura a mosaico delle pensiline d’ingresso e di quelle dei binari, i lucernai in vetro colorato di Murano, le colonne in rame ottonato che si trovano in testa ai binari. Tutti elementi che necessiterebbero di una manutenzione e in alcuni casi di un restauro che non è invece previsto.

L’interrogazione di Pagan sottolinea anche che i lucernai in vetro di Murano sono soggetti a continue infiltrazioni d’acqua per la precaria copertura in ondulato esistente, le colonne in rame ottonate sono ossidate e corrose a causa dell’inquinamenti e dell’umidità e il rivestimento a mosaico dei binari è ugualmente soggetto a infiltrazioni. Per quanto riguarda i lavori in corso del la ristrutturazione della stazione, allo stato attuale sono state completate le opere relative alla ristrutturazione del piano terra dell’ex sede Compartimentale delle Ferrovie - il palazzo è ora divenuto proprietà della Regione - mentre sono in corso gli interventi che riguardano l’edificio principale della Stazione, con la razionalizzazione dei flussi di transito interni. Di qui la richiesta a Orsoni perché intervenga su Grandi Stazioni perché anche gli elementi architettonici e di arredo ormai storicizzati di Santa Lucia, non vengano abbandonati a sé stessi ma restaurati, considerando anche l’ingente investimento che si sta compiendo sullo scalo per la sua parte commerciale. Già parecchi dei 47 negozi previsti nella nuova stazione hanno già aperto. Il costo complessivo dell'intervento di ristrutturazione della Stazione di Santa Lucia è stimato in 24 milioni di euro. (e.t.)

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