Grandi ospiti e party esclusivi, ecco tutto il programma
VENEZIA. Ci sarà anche l’arte che fa rumore, o al microscopio, o sotto le lente più grande del mondo; l’arte arrampicata sulle bricole, spalmata sui masegni, distillata in una macchina; l’arte autodidatta o con secoli di sapienza, extralarge, sexy, minimal, mondana, fuori rotta e (anche) fuori di testa. Una settimana di delirio creativo, di sarabanda di inviti, di babele di lingue come se la città intera, per effetto Biennale, diventasse essa stessa opera d’arte riflessa e moltiplicata ovunque ci sia un metro quadrato disponibile.
Prendi la Querini, che apre cinque mostre. L’ “Unicorno e il Dragone” di Qiu Zhijie, gli short film di “Fuori rotta”, la personale di Chiara Fumai, l’omaggio a Matta e il “Gas Giant” di Jacob Hashimoto, percorso sensoriale nel quale le coordinate spaziali e temporali si confondono. Nel primo giorno di vernice della Biennale, con più di mille giornalisti in arrivo da tutto il mondo, il resto della città non starà a guardare. Per dire. Riapre anche il teatrino di Palazzo Grassi e, contemporaneamente, debutterà la nuova mostra di Punta della Dogana “Prima materia”. Per gli ospiti di Pinault la doppia festa è in programma mercoledì, con degna consacrazione all’isola di San Giorgio dove, insieme alle installazioni della Biennale, stanno sbarcando le cucine di Celeste che dovranno deliziare un migliaio di appetiti, incluso quello da uccellino di Salma Hayek.
Nel primo giorno da leoni tra gli stucchi pastello del Casino Venier sarà presentata “Kairos” dell’artista americana Susan Kleinberg: ovvero il video che riporta le immagini riprese da un microscopio ad alta definizione appartenente ai laboratori del Louvre. Dal mini al maxi, nella chiesa di San Giorgio brillerà la lente più grande del mondo, ideata da John Pawson, realizzata da Swaroski e talmente lucida da assomigliare a una piscina di mercurio. Titolo dell’installazione:Perspectives”.
Dal futuro al passato, alle Gallerie dell’Accademia sarà firmato un accordo in base al quale Venezia impresta all’Olanda tre opere di Bosch e l’Olanda in cambio li restaura. Vantaggioso per tutti. E a Ca’ Croner della Regina apre alla stampa la nuova mostra della Fondazione Prada “When attitude become form: Bern 1969/Venice 2013” con Miuccia Prada che inviterà i suoi ospiti a un light lunch. Mercoledì sbarca infatti Carolina di Monaco per l’inaugurazione del Padiglione di Monaco (e cena di gala sulla terrazza della Guggenheim), PalazzinaG dà la stura alle sue feste con Amy Sacco, Mika sarà a San Giorgio a provare per la festa di giovedì della Swatch.
Ai Magazzini di San Cassian, in calle della Regina, l’associazione De Arte inaugura giovedì “Noise”, riflessione sul rumore quale elemento portante di ogni processo artistico e comunicativo mentre Tilda Swinton irradierà il suo pallore lunare al party di Vhernier e Venetian Heritage giovedì alla Ca’ d’Oro per la mostra sul restauro dei Tesori del Ghetto. Saggiamente lo stilista Pierre Cardin ha deciso di aprire Palazzo Bragadin per la mostra “Sculptures Utilitaires” alla volta di venerdì per presentare al mondo la nuova collezione dei mobili di design che potranno arredare anche il Palais Lumière.
Per sapere cosa saremo alla fine di tutto questo basterà fare un salto nel cortile dell’hotel Flora dove, da ieri, troneggia l’installazione con video performance “Human Distiller” , ovvero il distillato umano: una vasca cilindrica piena d’acqua dalla quale esce il corrispondente liquido che viene raccolto in un contenitore indicizzato dall’artista con una linea, una data, un nome e un cognom
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