Grandi navi, Italia Nostra censurata sul sito di Toninelli

Italia Nostra «censurata» dal ministro Toninelli. L'associazione ha risposto al post su FB sul problema crociere, ma il commento è stato cancellato

VENEZIA. Italia Nostra «censurata» dal ministro Toninelli. Alla foto postata sui «ministri al lavoro per trovare una soluzione per la crocieristica» l’associazione ambientalista aveva prontamente risposto.

«La Legge Speciale tutela la laguna non la crocieristica. Il Movimento 5 Stelle si pone in totale, prona continuità con i governi precedenti, nonostante l’impegno formale preso dai candidati poi eletti».

Ma il post è stato tolto dai commenti. «Un episodio grave», commenta per Italia Nostra nazionale Flavia Corsano, «che si aggiunge alla già scarsa trasparenza nelle scelte di governo e l’inesistente partecipazione dei veneziani alle decisioni strategiche sul destino della loro città. Non si può che essere amareggiati ricordando le promesse elettorali dei 5 Stelle».

Un mezzo pasticcio. Perché sul fronte grandi navi si tratta di mettere insieme due visioni opposte, adesso insieme al governo. Quella della Lega, che con il presidente Zaia e il Porto vuole mantenere le navi in Marittima e dirottare le più grandi su Marghera. E quella dei Cinquestelle, che hanno sempre spinto per una soluzione «esterna».

Toninelli aveva proposto Marghera, in una intervista rilasciata alla Nuova un mese fa, salvo poi fare marcia indietro su pressioni della base. Adesso, dice, la soluzione è imminente. E per dimostrarlo ha postato la foto della prima riunione sul tema dei tre ministri Cinquestelle.

Con lui il responsabile dei Beni culturali Alberto Bonisoli e quello dell’Ambiente Sergio Costa. All’attacco i comitati No Navi: «I Cinquestelle hanno cambiato ancora la loro posizione sulle grandi navi in laguna», dicono, «anche il Governo del cambiamento si comporta su Venezia come quelli precedenti ». —

 

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