Grandi navi, il Comune ricorre al Tar

La giunta di Zappalorto conferma l’opposizione al Contorta. Il ministero dell’Ambiente fa proprio il parere di Ca’ Farsetti

Il Comune fa ricorso contro lo scavo del canale Contorta. Un’opposizione che risale allo scorso anno, quando l’amministrazione Orsoni aveva annunciato l’appello al Tar contro l’ordinanza del Porto e lo scavo della nuova via d’acqua. Il commissario Zappalorto ha scelto in questo caso la continuità, e la giunta da lui presieduta ha autorizzato con delibera l’Avvocatura a resistere in ogni grado di giudizio alla decisione approvata dall’Autorità portuale.

Non è soltanto una resistenza legale, perché nei giorni scorsi è arrivato al ministero per l’Ambiente il corposo parere - sotto forma di osservazione - firmato dai dirigenti comunali e dal direttore dell’assessorato Ambiente Andrea Costantini. Un centinaio di pagine in cui si esprimono dubbi e perplessità ma anche critiche pesanti sull’intervento che potrebbe provocare problemi all’equilibrio lagunare. Un parere integrato anche dalle osservazioni dell’ingegnere Luigi D’Alpaos dell’Istituto di Idraulica dell’Università di Padova e del Corila. Adesso lo studio a quanto pare è stato fatto proprio dalla commissione nazionale Via, che deve esprimersi sull’impatto ambientale del progetto del Porto. Già nei prossimi giorni potrebbe essere pronto il parere. Difficilmente si tratterà di una bocciatura completa. Ma di un parere che pone dubbi e osservazioni e soprattutto chiede al proponente - l’Autorità portuale presieduta da Paolo Costa - di modificare il progetto per risolvere le tante criticità segnalate.

Sono state in tutto 362 le ossservazioni pervenute al ministero. Un numero record, che testimonia dell’interesse e della polemica suscitata dal progetto. «Ma gran parte die quelle osservazioni», ha replicato il presidente Costa, «sono state fatte con il copia incolla, altre riguardano la procedura, e di quello si discuterà in altra sede. Per il resto siamo disponibili ad accettare le proposte di modifica». Un iter che insomma va avanti. E che secondo il Porto si potrebbe concludere entro qualche mese.

Intanto hanno cominciato l’iter della Valutazione di Impatto ambientale anche gli altri due progetti alternativi per evitare il passaggio delle grandi navi davanti a San marco. Il nuovo terminal a Punta Sabbioni, in bocca di Lido, proposto da De Piccoli-Duferco. E la nuova stazione passeggeri a Marghera, progettata da Roberto D’Agostino.

Alberto Vitucci

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