Grandi navi, Confcooperative: «No a Marghera, devono restare in Marittima»
VENEZIA. Le navi devono rimanere alla Marittima: Angelo Grasso, presidente di Confcooperative Venezia ne è convinto. «Quando si fanno certe affermazioni - dice - bisogna tener conto delle ricadute occupazionali. Mi pare che il Porto abbia prospettato la soluzione migliore al problema del passaggio delle grandi navi davanti a San Marco e in canale della Giudecca». Meglio quindi il canale Contorta-Sant’Angelo con l’arrivo a Venezia, dello spostamento delle navi a Marghera come propone invece il Comune.
Le ripercussioni di una decisione diversa, sottolinea Grasso, sarebbero pesanti per tutto l’indotto della crocieristica, anche per le cooperative del veneziano: «ci sono quelle del trasporto, della guardiania, della logistica e delle attività legate alla portualità che impiegano oltre duecento persone». «Non bisogna lasciarsi sfuggire quelle opportunità che arrivano dal flusso turistico creato dall’arrivo delle grandi navi nella nostra città - precisa Grasso - A Venezia più che guadagnare posti di lavoro si perdono, per questo non possiamo rischiare di perdere le crociere».
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