Grandi navi, blitz per il canale Contorta
Si scava il nuovo canale. E le procedure dovranno concludersi entro trenta giorni, senza dibattito pubblico. Doccia fredda ieri in Comune quando è arrivata all’Ufficio protocollo di Ca’ Farsetti la richiesta del ministero per l’Ambiente. Come deciso nel Comitatone di metà agosto, il ministero e l’Autorità portuale hanno avviato l’iter per la Valutazione di Impatto ambientale del progetto di nuovo canale Contorta-Sant’Angelo. La via d’acqua alternativa per l’accesso delle navi alla Marittima che il Porto vuole realizzare entro la fine del prossimo anno.
La novità è che nella Sia (Studio di Impatto ambientale presentato dal proponente, cioè l’Autorità portuale) il termine fissato per le osservazioni del Comune è di 30 giorni. E viene richiamato l’articolo 183 del codice dei contratti, che non prevede il confronto pubblico sulle osservazioni al progetto. Contrariamente alla procedura «normale del codice dell’ambiente (articolo 152) che prevede tempi più lunghi e un dibattito pubblico certificato dal Comune.
«Una cosa scandalosa», commenta l’ex vicesindaco Sandro Simionato, «si sta approfittando dell’assenza di un’amministrazione per fare il contrario di quello che l’amministrazione aveva chiesto. Esiste una mozione del Senato e anche un ordine del giorno del Consiglio comunale che chiedono di confrontare con procedure trasparenti tutte le alternative in campo». Invece i ministeri e il Porto procedono in direzione contraria.
«Un fatto grave, a cui dovremo rispondere», dice l’ex assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, «si continua con la logica delle forzature che ha prodotto il Mose, con i bei risultati che abbiamo visto. Adesso si insiste con il Contorta senza tener conto della volontà popolare e delle istituzioni. Chiederemo al commissario che convochi lo stesso un incontro pubblico per discutere delle alternative. La procedura non lo prevede ma nemmeno lo vieta espressamente».
Un blitz che provocherà reazioni a catena. Proprio tre giorni fa il Senato aveva ribadito con una mozione firmata da 40 senatori (primo firmatario il veneziano Felice Casson) che il governo si doveva attenere all’ordine del giorno unanime approvato nel febbraio 2014. Cioè di mettere a confronto le varie soluzioni. Invece adesso il ministero dell’Ambiente, retto dall’udc Luca Galletti, ha deciso di accelerare applicando alla lettera la decisione del Comitatone dove il Comune non era presente (il commissario Zappalorto si era astenuto). E ieri ha inviato lo Studio di Impatto ambientale ai soggetti interessati. Con il Comune anche Regione, Provincia, Magistrato alle Acque. Porto e Magistrato alle Acque (nel frattempo sciolto e diventato Provveditorato alle Opere pubbliche) non hanno mai nascosto la loro preferenza per la soluzione del Contorta. Un nuovo canale profondo dieci metri (invece degli attuali uno e mezzo) e largo cento per far arrivare le grandi navi in Marittima passando da Malamocco. La battaglia è in corso.
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