Grandi Molini cresce e apre le porte alla città

MARGHERA. Macchinari nuovi di zecca, parcheggi per i tir e ampliamento delle linee produttive: Grandi Molini Italiani approfitta del palcoscenico garantito da Expo 2015 e, attraverso una giornata di “porte aperte”, illustra tutte le novità dello stabilimento di Porto Marghera. Ieri mattina gli impianti di via dell'Elettricità sono stati protagonisti di una presentazione in grande stile che ha visto la partecipazione anche del governatore Luca Zaia e di Paolo Costa, presidente dell'Autorità portuale di Venezia, che si sono alternati al microfono con Alessandro Pinato, direttore dello stabilimento, e Antonio Costato, numero uno di Gmi. Un’occasione per illustrato al pubblico il concluso “revamping” degli impianti e la raccontare la storia di questa azienda che punta alla produzione di qualità per il mercato interno, importando le materie prime e diventando il primo gruppo molitorio italiano, fino all'attuale piano AAA (alimentazione, acqua, ambiente) per la la sostenibilità e il risparmio energetico la sua piena realizzazione. «L'Avvocatura di Stato ci tiene sotto controllo come inquinatori, solo perché ci troviamo sopra una falda acquifera contaminata - ha tuonato dal podio Costato - ma la verità è che non siamo stati noi a causare i disastri, bensì gli altri che lavoravano in questa zona e che ora non sono più qui». Costato ha spiegato come l'impianto di via dell'Elettricità si alimenti per il 70% sfruttando le biomasse di scarto della lavorazione e, infine, ha chiesto al governatore Zaia che l’area di Porto Marghera diventi sito di interesse regionale. «Per il nostro stabilimento gemello di Livorno è bastato un colpo di bacchetta magica del governatore della Toscana - ha insistito Costato - replicare anche ci permetterebbe di continuare ad operare sul mercato internazionale in maniera competitiva». Zaia - in campagna elettorale per farsi rieleggere – ne ha approfittato per ribadire: «Un imprenditore italiano è un eroe , che versa a Roma di media il 68% del suo lavoro». Anche Costa ha voluto discutere una volta di più di un tema a lui caro, il rilancio del porto lagunare: "In uno scenario internazionale - ha ripetuto il presidente dell'Autorità portuale - la vicinanza ai collegamenti acquei torna fondamentale, come dimostra Gmi; per questo a Venezia intendiamo continuare ad investire, con più di trenta milioni destinati allo scavo dei canali e alle infrastrutture ferroviarie e intermodali».
Giacomo Costa
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia