Grandi Gallerie, ormai ci siamo

Lavori conclusi e cantiere in fase di smontaggio, potrebbero essere visitabili già entro l’anno
Di Enrico Tantucci

Grandi Gallerie dell’Accademia, finalmente ci siamo. Dopo una lunghissima attesa - i lavori avrebbero dovuto concludersi all’inizio del 2008- siamo veramente alle rifiniture per la nuova ala del museo negli spazi dell’ex Convento della Carità che già ospitavano l’Accademia di Belle Arti e l’impresa appaltatrice, la Sacaim, sta già smontando il cantiere.

Entro l’anno perciò il museo potrebbe rendere visitabili gli spazi architettonici - secondo il progetto dell’architetto Tobia Scarpa e la direzione dei lavori del soprintendente Renata Codello - che sono però ancora privi di opere, perché il riallestimento del museo avverrà in una fase successiva. Il nuovo percorso di visita si avvierà ancora dall'ingresso principale nella sala al piano terra e, superata la bussola di Carlo Scarpa, si accederà al museo. Il chiostro di circa mille metri quadri che sorge nel complesso della Carità sarà utilizzato per mostre temporanee e conferenze.

Un cantiere sfortunato, quello delle Grandi Gallerie, che avrebbe dovuto concludersi appunto oltre cinque anni fa in base al cronoprogramma, ma che è proceduto con grande lentezza, per i problemi insorti - come la necessità di rifare le fondazioni nel cortile palladiano dopo lo scavo per l’interramento degli impianti tecnologici del nuovo museo - ma soprattutto per la mancanza di tutti i fondi necessari a completare l'opera e la Sacaim, l'impresa veneziana in amministrazione controllata impegnata in cantiere, ha regolato il ritmo della vita del cantiere ai finanziamenti in arrivo dal Ministero dei Beni Culturali, che sono arrivati con il contagocce.

Si attende intanto l'avvio dei lavori nella parte storica del museo, con l’aggiudicazione ormai prossima della gara d’appalto e i lavorio che dovrebbero iniziare entro la prima parte dell’anno, con la progettazione preliminare affidata, tra gli altri, anche a un'archistar come il progettista britannico David Chipperfield, recente direttore della Biennale Architettura. Un intervento da circa 7 milioni di euro. Il progetto di restauro e riallestimento delle Gallerie dell'Accademia nella parte storica, al primo piano curerà il collegamento anche con la nuova ala nel complesso della Carità.

Per quanta riguarda gli allestimenti originali di Carlo Scarpa presenti alle Gallerie, il direttore regionale dei Beni Culturali del Veneto Ugo Soragni - che segue l’appalto - ha già garantito che saranno trattati con rispetto sacrale, ma che il problema principale che si pone il nuovo intervento è quello di un riassetto moderno e funzionale delle Gallerie dell'Accademia, anche per concludere finalmente l'operazione Grandi Gallerie. Per eseguire i lavori sarà necessario chiudere, parzialmente a rotazione, le sale del museo, che comunque resterà sempre aperto al pubblico. Il riordino di Carlo Scarpa del primo piano delle Gallerie dell'Accademia fu compiuto tra il 1945 e il 1960, in varie fasi, ed è rimasto sostanzialmente immutato sino ad oggi. Verrà rimessa a nuovo una parte del piano terra e tutto il primo piano. Ci sarà l'ammodernamento degli impianti, l'adeguamento funzionale ma non solo.

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