Grande festa a Pordenone per gli alpini veneziani

Conclusa la marcia di 50 km con muli e mezzi d’epoca partita da San Michele. «Ci hanno entusiasmato gli incontri con i cittadini e soprattutto con i ragazzi».

PORDENONE. Stanchi ma felici, accolti dal Servizio d’ordine nazionale in una Pordenone festante e piena di bandiere. Gli alpini del gruppo di San Michele al Tagliamento hanno concluso ieri mattina il loro viaggio di oltre 50 chilometri tra le due località, con divise originali e mezzi storici, tra moto e automezzi d’epoca, cinque muli e un’ambulanza trainata. È questo uno dei tanti volti dell’87ª adunata nazionale degli alpini che si concluderà domani nella cittadina friulana.

Un momento di gioia, di festa e incontro per oltre 300 mila penne nere in arrivo da tutta Italia ma anche dall’estero. Duecento quelle della provincia veneziana e che fanno poi capo alla sezione Ana del capoluogo, presieduta da Franco Munarini. «Il viaggio è andato bene, tutto è filato liscio e tranquillo, compreso il tempo che ci ha graziati con solo qualche goccia di pioggia mercoledì mat- tina alla partenza da San Michele», racconta Piero Piazza, capogruppo della cittadina in riva al Tagliamento.

«Uno degli aspetti più piacevoli, durante il nostro viaggio, è stato il contatto con la popolazione e soprattutto i ragazzi delle scuole. Hanno manifestato grande entusiasmo per quello che stavamo facendo, e poi si sono divertiti tantissimo guardando i mezzi d’epoca e i muli, che si sono comportati davvero bene lungo il percorso». Oltre 50 chilometri, a causa di alcune deviazioni, per lo più di sterrati per evitare che gli animali si rovinassero gli zoccoli.

«Forse abbiamo sbagliato a fare troppo lunga la prima tappa, ma va bene lo stesso, questa era una iniziativa importante che ha reso protagonista ancora una volta il Corpo degli Alpini, e la gente ha capito», aggiunge il capogruppo di San Michele. «In media siamo stati un centinaio ogni giorno, con tanti alpini che si univano a noi strada facendo. A Morsano e San Vito ci hanno accolti i sindaci; abbiamo organizzato delle belle serate per festeggiare questo evento, ma un ringraziamento grandissimo va all’alpino Paolo Milani, artefice dell’acquisto dei mezzi storici e del loro restauro. Ha partecipato con tutta la famiglia, erano in 14, ed è grazie a lui se si è concretizzata questa iniziativa».

Ieri l’accoglienza a Pordenone dopo la partenza da Fiume Veneto alle 9 per l’ultima tappa. Grande entusiasmo, applausi per tutti e la gioia di aver raggiunto il loro obiettivo, anche dopo essersi trovati lungo stradine di campagna semideserte e altre occupate dalle greggi di pecore. Una piccola grande avventura, che rende gli alpini ancora una volta protagonisti nelle loro terre storiche. Pordenone è città “alpina” da sempre, e l’accoglienza per le decine di migliaia di penne nere è stata grandiosa in queste ore. «Si sente profumo di festa», sottolinea il presidente della sezione Ana di Venezia, Franco Munarini. «Il nostro campo è allestito al seminario diocesano. Qui saremo in 70, poi ne arriveranno almeno altri 130 dal veneziano. Tanti sindaci delle nostre zone sono qui con noi, e oggi (ieri, ndr) abbiamo consumato il primo pranzo al campo tra le tende». La festa può continuare oggi, e domani c’è grande attesa per la sfilata che vedrà oltre 80 mila penne nere ricordare il loro ruolo e la storia del Corpo.

Tre giorni ricchi di eventi e celebrazioni per l’87^ Adunata degli Alpini. Nella cittadina friulana sono già arrivate oltre 300 mila penne nere, molte delle quali sono giunte già ieri per allestire i campi e prendere parte alle prime celebrazioni. Oggi sono previsti dalle 10 numerosi incontri tra le delegazioni, lanci di paracadutisti e, al Palasport, una messa in ricordo dei caduti. Domani il clou: dalle 8 ammassamento in via del Troi, quindi la sfilata di 14 ore con 80 mila alpini che transiteranno davanti le autorità in Piazza del Popolo. Chiusura in serata con l’ammainabandiera in Piazza XX Settembre.

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