Grande coalizione per Senatore Terenzi decide di correre da solo

Ballottaggio a Portogruaro. Chiusi gli apparentamenti, domenica prossima la scelta finale agli elettori Scarpa resta fuori dagli accordi del centrodestra. Zanutto del Carroccio: «Non vogliamo i tosiani»

PORTOGRUARO. Ieri alle 14 si sono chiusi i giochi per gli apparentamenti.

Restano le polemiche che riguardano tutta la nuova grande coalizione di centro-destra-sinistra, formatasi per guidare Maria Teresa Senatore verso la vittoria al ballottaggio di domenica prossima. Silenzio, emblematico, del centrosinistra che, invece, sostiene Marco Terenzi che corre da solo. A destra lo stesso, le cose non vanno benissimo e la situazione sta suscitando discussioni.

Questo clima era già emerso durante la campagna elettorale per le regionali, ieri quindi nessuna sorpresa, a parte l'attesa firma di Toffolo con Noi e Città del Lemene. Le liste che appoggiano Senatore sono 11, la ratifica avverrà questa mattina dopo il vertice della commissione elettorale. Solo dopo si potranno stampare le schede elettorali. Curiose le ipotesi di ripartizione, anche se ovviamente per adesso si ragiona solo al condizionale, in attesa di vedere i risultati del ballottaggio di domenica.

In caso di vittoria del centrosinistra e di Terenzi, al Pd potrebbero andare 6 seggi, a Città per l'Uomo 2, a Portogruaro 2020 e Rossoverdi 1. All’opposizione invece andrebbero 2 seggi alla Lega, uno a testa a Lista Scarpa, Movimento 5 Stelle e Portogruaro Adesso. In caso di vittoria di Senatore, la torta dei seggi sarebbe invece divisa così: 2 alla Lega Nord, uno a testa a Forza Italia, Liberi Insieme, Io Lavoro per Portogruaro, Portogruaro Adesso, Scegli Civica, Città del Lemene, Toffolo con Noi, Cambiamo Portogruaro. In questo caso resterebbero fuori i "parenti" Insieme e Annia. In caso di vittoria dell’opposizione al Pd 2 seggi e uno a testa tra Città per L'Uomo, Lista Scarpa e Movimenti 5 Stelle. Difficile fare calcoli e pronostici. Si vota al ballottaggio domenica dalle 7 alle 23, lo spoglio comincerà subito e il sindaco verrà nominato all'alba. La ripartizione dei seggi avverrà lunedì mattina 15 giugno.

In consiglio comunale per ora sono certi Irina Drigo e Roberto Zanin per il Pd, Luigi Villotta per Città per l'Uomo, Paolo Scarpa per Lista Scarpa, Claudio Fagotto per Movimento 5 Stelle, Alessandra Zanutto per Lega, Angelo Morsanuto per Portogruaro Adesso.

Nella lista Portogruaro Adesso, dove ci sono i confluiti del Pd, è in atto la resa dei conti. Donato Lancellotti, ex segretario di zona ieri si è espresso dicendo: «Non sono iscritto a nessun partito politico», nonostante fosse nel Pd fino all'altro giorno. Lancellotti stesso è stato punzecchiato da Lucia Steccanella, la più votata della Lista Rossoverdi (alleata di Terenzi). Ieri si è dissociata dalla lista Portogruaro Adesso anche Giorgia Cappellotto.

Intanto lo stop a Scarpa e ai suoi alleati - anche se si vocifera di appoggi esterni, provenienti da una parte di Fratelli d'Italia e delle due liste di Pietro Rambuschi - è stato ufficializzato dalla neoeletta in consiglio comunale Alessandra Zanutto, segretaria del Carroccio portogruarese. «Noi», ha detto, «non vogliamo alleanze con i tosiani e sappiamo che Scarpa si era alleato con Daniele Stival per le amministrative».

Giorgio Barro ha spiegato la scelta di apparentarsi con Senatore, sottolineando che è stata dolorosa, ma necessaria. I consiglieri uscenti Luigi Geronazzo e Renzo Mazzoni, oggi suoi alleati, al confronto pubblico tra candidati sindaci di Lugugnana, lo avevano accusato di essere un bugiardo. Ora è tutto passato. Si va dalle pugnalate alla schiena ai baci appassionati.

Rosario Padovano

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