Gran Turismo, a Venezia la guerra delle licenze comunali
VENEZIA . Moto ondoso, traffico impazzito. E adesso spunta la «guerra delle licenze». Riguarda i motoscafi taxi, dove i controlli e i sequestri hano colpito autorizzazioni concesse da altri comuni. E adesso anche i Gran Turismo. Un settore in grande sviluppo, che ha visto moltiplicare il numero delle barche in circolazione adibite ai servizi di trasporto non di linea dei turisti. Una torta appetibile.Due anni fa sono state rilasciate dal Comune altre 55 licenze comunali di Gran Turismo. E altre 55 imbarcazioni si sono aggiunte a quelle già circolanti e a quelle di aziende pubblico-private (ora diventate private per l’abbandono di Actv, come Alilaguna» e di Venice sightseeing, le barche rosse erntrate qualche anno fa nel settore turistico. Trasporti organizzati che a volte fanno le veci del trasporto pubblico, dove questo non c’è. Spesso anche con tariffe concorrenziali, se si pensa che per prendere un vaporetto Actv una famiglia di quattro persone spende 30 euro.
Ma l’aumento del traffico e delle percorrenze provoca una situazione al limite della pericolosità. Che fare? Si discute da tempo della possibilità di spostare ad esempio i terminal e i pontili di sbarco per i Gran Turismo dall’area Marciana vero Giardini-Sant’Elena o alle Fondamente Nuove.
La categoria si oppone. Situazione pesante anche al Tronchetto, dove sono centinaia i viaggi giornalieri compiuti dai lancioni privati.
«Ma se si vuole ridurre il traffico bisognerebbe cominciare dalle barche che non hanno la licenza», dice un operatore del settore. La legge regionale 3 del 18 gennaio 1999 prevede infatti la deroga alla legge regionale 63 del 1993 che fissava all’articolo 5 la necessità di avere una licenza comunale per poter effettuare il servizio. La deroga può essere applicata, recita l’articolo 50 al comma 3, «fino all’espletamento delle procedure per le nuove autorizzazioni e comunque non oltre il 31 ottobre 1999».
Invece, denuncia l’operatore, che chiede di restare anonimo, « succede che anche dopo la conclusione del bando e l’assegnazione delle nuove licenze tutti continuano a circolare. Anche quelli senza licenza». Autorizzazioni che erano state concesse, ricordano i «regolari», proprio per consentire la sanatoria per quelli che lavorano nel settore da anni ma non erano ancora entrati nel ruolo dei regolari.
Risultato, il numero dei Gran Turismo è aumentato in modo esponenziale. Li si vede raggruppati davanti alla caserma Cornoldi, in attesa di sbarcare o imbarcare i turisti sulla riva. E adesso i Gran Turismo si dirigono allegramente anche nelle isole, Murano, Burano Torcello, con tanto di altoparlante. Anche questo vietato ai senza licenza.
Che possono esercitare «solo in acque marittime», recita la legge regionale. La protesta è solo all’inizio.
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