Gps per controllare i dipendenti: nei guai ditta veneziana

Imprenditori denunciati: l’accusa è di violazione della privacy e dello statuto dei lavoratori

PORDENONE. Un Gps legato alla cintura fornita dall’azienda ai dipendenti trasmetteva dati che permettevano al titolare dell’azienda di seguire i loro spostamenti. Per questo i Carabinieri hanno denunciato un cittadino indiano, S.B., di 34 anni, titolare di un’impresa di volantinaggio con il metodo porta a porta con sede in provincia di Treviso, e S.O. (47), titolare di una ditta con sede in provincia di Venezia, incaricata della distribuzione di sofisticati sistemi Gps e software. I due sono accusati di violazione dello statuto dei lavoratori nella parte in cui vieta il controllo a distanza dei dipendenti e delle norme che tutelano la privacy. Le indagini dei Carabinieri erano state avviate nello scorso autunno quando alcuni dipendenti indiani, provenienti dal Veneto, erano stati identificati e controllati mentre distribuivano i volantini pubblicitari. Gli stranieri, trasportati a Casarsa della Delizia (Pordenone) a bordo di un furgone, venivano poi lasciati nei centri abitati dove, a bordo di biciclette, provvedevano a recapitare i volantini nelle abitazioni. Ciò che, però, ha incuriosito gli uomini dell’Arma è stato uno strumento elettronico legato alla loro cintura, la cui finalità non era conosciuta neppure agli stessi lavoratori. Un’osservazione più attenta ha permesso agli investigatori di capire che si trattava di un’apparecchiatura Gps con finalità di controllo a distanza del loro operato.

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