Gpl, studenti e comitato in piazza il 26 maggio

Nuova protesta nei giorni in cui scade il periodo per la costruzione del deposito Annunciato per sabato un presidio-assemblea dei ragazzi davanti al municipio
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. No Gpl e movimento studentesco in piazza il 26 maggio, nel giorno in cui scadono i due anni di tempo concessi dal Governo per realizzare l’impianto gpl.

Nella data simbolo si terrà un corteo davanti il cantiere e probabilmente una parentesi musicale per dimostrare che la città è viva e vigile. La manifestazione sarà anticipata sabato prossimo da un’assemblea pubblica del comitato studentesco per dare informazioni sull’impianto e rispondere alle domande.

Sarà un maggio particolarmente intenso per chi si oppone al deposito costiero. Sabato il presidio-assemblea degli studenti. «Usciamo dalle classi per discutere pubblicamente dell’impianto», spiega Valentino Marchesan, uno degli studenti organizzatori, «nell’assemblea spiegheremo perché l’impianto gpl qui a Chioggia non ci può stare e risponderemo alle domande delle persone interessate. Lanceremo anche le nostre idee per la manifestazione del 26». Il 12 maggio i No Gpl ospiteranno al Don Bosco l’associazione che raggruppa i familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio e verrà proiettato il documentario “Ovunque proteggi” del regista Massimo Biondelli che racconta i momenti dell’esplosione del vagone contenente gpl in cui persero la vita 32 persone. «A metà maggio», spiega Roberto Rossi, presidente dei No Gpl, «incontreremo nuovamente i funzionari del Ministero dei beni culturali (Mibact) che ci hanno promesso di prendere una posizione forte, compreso anche il blocco del cantiere, quando avranno ricevuto la risposta formale dal Ministero dello sviluppo economico sul perché nell’iter il Mibact non sia mai stato interpellato e sull’assenza di un’autorizzazione paesaggistica».

Vi è poi l’appuntamento di fine maggio, il 26 o 27, a due anni dalla firma del decreto interministeriale (Mise e Mit) con cui si autorizzò la Costa Bioenergie a partire con i lavori e a chiudere il cantiere in due anni.

«E’ una data cruciale», spiega Rossi, «la città intera dovrà uscire in piazza e dire ancora una volta no a questo impianto in questo sito. Non abbiamo ancora i dettagli, di certo ci sarà un corteo, ma anche un momento di festa, con musica, organizzato dagli studenti che si stanno dimostrando attenti e partecipi al futuro della città». In questi giorni dovrebbero partire anche le diffide per gli enti che, secondo il comitato No Gpl, avrebbero avuto strumenti e margini per assumere decisioni importanti che invece tardano a arrivare.

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