Gpl, Casson scrive a Mattarella

Il sindaco: «Se realizzato, l’impianto violerebbe la Legge Speciale»
Chioggia candidati sindaci aconfronto
Chioggia candidati sindaci aconfronto

CHIOGGIA. Ricorso al Presidente della Repubblica contro l’impianto Gpl a Punta Colombi. Il sindaco Giuseppe Casson annuncia un nuovo tassello nella battaglia per preservare il porto e la città dall’arrivo del punto di stoccaggio di idrocarburi e attacca di petto la commissione di Salvaguardia di Venezia, rea di non aver ancor proferito verbo sulla questione.

Dopo mesi di silenzio si torna a parlare dell’odiato impianto Gpl. In molti avevano criticato Casson per non aver percorso la via del ricorso al Tar quando esistevano ancora i tempi per farlo. «Non aveva senso rivolgersi al Tribunale amministrativo», spiega il sindaco, «mi sono rivolto direttamente al Presidente Mattarella come supremo garante delle leggi dello Stato perché qui di questo si tratta. L’impianto, qualora venisse autorizzato, violerebbe palesemente la Legge Speciale che tutela la laguna prevedendo tra le altre cose il divieto che vi circolino olii minerali e idrocarburi».

Casson rivolge gli strali all’ente che più di altri dovrebbe occuparsene. «Sono furioso per il silenzio della Salvaguardia», spiega il sindaco, «è inaccettabile che la commissione si stracci le vesti per una finestra aperta o chiusa in centro storico e poi su una questione di questa portata non dica mezza parola. È da novembre che sollecito una presa di posizione, e assieme a me Brunetto Mantovan, senza ottenere il minimo riscontro. È tempo che la commissione di Salvaguardia si riprenda la dignità del suo ruolo e dica no in modo chiaro alla possibilità che la laguna di Venezia sia oltraggiata da un impianto di questo genere».

Con il ricorso al Presidente della Repubblica si apre un altro percorso giudiziario, parallelo all’esposto presentato in Procura dai grillini per chiedere verifiche sull’iter autorizzativo dell’impianto che manca di pareri importanti come la Valutazione di impatto ambientale. «Si sente forte la mancanza di un nostro rappresentante a Roma. Bene farebbero tutti a riflettere sul fatto che non abbiamo in Parlamento alcun politico chioggiotto», conclude Casson.(e.b.a.)

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