«Gpl, abolire il via libera del 2014»

Chioggia. Rossi (Comitato): è l’unico atto che può bloccare l’impianto di Val da Rio

CHIOGGIA. «La giunta sta solo perdendo tempo». Lo sostiene il presidente del comitato No Gpl Roberto Rossi in merito alle azioni intraprese dall’amministrazione grillina per contrastare l’impianto di Punta Colombi. Il comitato non condivide la linea di diffidare la Città metropolitana per i documenti ancora mancanti e ritiene che l’unico atto davvero utile per segnare un punto fermo nella contrarietà all’impianto sia l’annullamento in autotutela dell’atto con cui il dirigente all’urbanistica nel 2014 diede il via libera all’impianto.

«Il riferimento alla conformità urbanistica espresso dal Comune di Chioggia», spiega Rossi, «come riportato in tutti gli atti pubblicati dal Ministero, dalla Regione e dagli altri enti coinvolti, è il macigno su cui poggia l'istruttoria ministeriale che ha portato ad autorizzare il deposito. È evidente che solo l’ammissione dell’errore originale sul parere dell’ex dirigente comunale, tra l’altro non esplicitamente richiesto, potrebbe indurre il Ministero ad annullare in autotutela l’autorizzazione data».

Il comitato rinnova la propria disponibilità a collaborare con qualsiasi professionista abbia competenze utili a opporsi all’impianto. «Siamo disponibili a un confronto con tutti i soggetti pubblici e privati», spiega Rossi, «auspichiamo che chi ha la possibilità di poter contare su professionalità specifiche le metta a disposizione gratuitamente, come ha fatto il comitato, per confutare, aggiustare e migliorare la soluzione da noi proposta, ma è evidente che diffidare l’ex Provincia, come si propone di fare l’amministrazione comunale e come aveva suggerito l’ex sindaco Casson, non sortirà alcun effetto se non un’ulteriore preoccupante e irresponsabile perdita di tempo. Le prescrizioni indicate dall’ex Provincia per evitare l’assoggettamento alla Valutazione di impatto ambientale sono facilmente superabili. (e.b.a.)

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