Gondoliere positivo alla droga. Falconi: «A luglio avevo chiesto i test»

Il presidente dell’Ente gondola un mese fa aveva posto il quesito all’Avvocatura: Come conducenti di mezzi pubblici i “pope” vanno sottoposti alla ricerca di stupefacenti nel sangue?
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 23.08.2013.- Incontro Ass. Bergamo con ente gondola Falconi, Aldo Reato
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 23.08.2013.- Incontro Ass. Bergamo con ente gondola Falconi, Aldo Reato

VENEZIA. Tristemente profetico è stato il questito con il quale a luglio - sollevando un vespaio - il presidente dell’Ente Gondola Nicola Falconi ha chiesto all’Avvocatura civica di sapere se si possa applicare anche ai gondolieri l’obbligo di sottoporsi al test sull’uso di droghe e alcol, obbligatorio per tutti i dipendenti del trasporto pubblico, pena la revoca della licenza.

«La notizia del fatto che Pizzaggia sia stato trovato positivo alle droghe è sconvolgente, una tragedia nella tragedia», commenta Falconi, «anche se l’incidente non è stato provocato da lui, è inquietante: mi dispiace tantissimo e certo non è il caso di additare tutta una categoria. Però si dimostra come - per la tranquillità di tutti - la richiesta che ho avanzato di poter sottoporre tutti i gondolieri ad un test obbligatorio nel trasporto pubblico non sia campata in aria. Anche se si tratta di liberi professionisti, penso debba prevalere l’aspetto del servizio di trasporto persone - tanto più pensando ai traghetti - rispetto alla privacy del singolo gondoliere».

La risposta dell’Avvocatura è attesa per settembre. Dal punto di vista disciplinare, la sospensione temporanea dal servizio del gondoliere - in quanto sottoposto a procedimento penale - non scatterà comunque prima del 24 settembre, quando sarà convocata la commissione di disciplina dell’Ente gondola, per affrontare i casi delle risse tra gondolieri scoppiate allo stazio di San Tomà e a quello della Dogana e di un filmato dove alcuni bancali obbligano un “gancer” a un tuffo non previsto.

«Non voglio condannare nessuno, il nostro è un intervento amministrativo. Ma si attiva automaticamente la procedura di sospensione per chi è sottoposto a inchiesta penale e l’incolumità pubblica va salvaguardata». Falconi, da parte sua, nei giorni scorsi ha ricevuto a sorpresa la notizia di essere indagato (come titolare di una società specializzata in lavori subacquei) nell’ambito dell’inchiesta della pm Tonini per presunti appalti pilotati del Consorzio Venezia Nuova: «La notizia mi ha sconvolto, ma sono sereno, sono certo che si chiarirà la mia assoluta estraneità a questa inchiesta. Sono state indagate una cinquantina di persone, resto fiducioso». In mattinata, all’assessore Bergamo, Falconi aveva chiesto «controlli e presidi fissi promessi da tempo, ma mai realizzati», ma anche «sanzioni dei vigili per i gondolieri che tagliano l’acqua davanti alla prua dei vaporetti, in uscita dai canali, impegnandoci noi per primi come istituzione per la tutela della gondola ad attivare in questi casi, procedimenti disciplinari».

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