Gli uccelli svernanti scelgono le valli veneziane
CAORLE. Le lagune di Caorle, Bibione e Venezia, si confermano in cima alla lista di gradimento degli uccelli acquatici svernanti di tutto lo Stivale, che hanno eletto le nostre 23 valli ad habitat preferito. Un dato straordinario secondo il vicepresidente della Provincia, Mario dalla Tor e tutto il suo staff: nel gennaio 2012 sono stati censiti ben 405mila anatidi, un vero e proprio record. Il numero, infatti, è in costante aumento: si è passati dai 70 mila del 1993, ai 270 mila del 2008 ai 330 mila del 2011. Quest’anno il salto.
Nelle tre giornate di censimento europee che hanno visto impegnate un centinaio di persone, esperti, volontari, guardia provinciali, sono stati contati 365.886 uccelli di diverse specie nella laguna di Venezia e ben 39.820 in quella di Caorle. In cima alla lista degli uccelli che svernano ci sono sempre le anatidi, in particolar modo le alzavole, il germano reale, ma anche uccelli come il fischione, il codone, la folaga, il piovanello pancianera, il gabbiano comune, la volpoca e l’airone bianco maggiore, il più numeroso tra i trampolieri.
«Siamo la prima zona umida d’Italia e una delle più grosse in Europa - spiega Dalla Tor - per quantità di uccelli». Motivo del successo? «Anzitutto la gestione delle valli, il bacino d’acqua ha il livello giusto, la complessità e ricchezza degli ambienti naturali fanno si che ci siano le condizioni favorevoli e la giusta appetibilità. Basta pensare che nei giorni freddi di febbraio, i vallicoltori hanno provveduto a lasciare del cibo per gli uccelli, altrimenti avremmo avuto delle morie. La nostra insomma, è una grande piattaforma, una sorta di enorme parcheggio scambiatore per volatili di tutto l’Est Europa».
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