Gli spogliatoi della discordia l’esposto fa infuriare il parroco
CHIRIGNAGO. Gli spogliatoi realizzati nel 2008 nel campo sportivo accanto alla chiesa di San Giorgio rischiano di essere abbattuti. Potrebbe essere questa la fine che toccherà all’edificio che la parrocchia fece erigere con un contributo pubblico regionale per “miglioramento di strutture sportive” e che ammontava a 90 mila euro. Il presente parla invece di annullamento del condono edilizio e addirittura avvio del ritiro dei permessi stessi di costruzione, facendo degli spogliatoi un caso di abuso edilizio. È questo l’esito di un esposto firmato da tre cittadini di Chirignago e inviato alla Soprintendenza nel gennaio scorso. Il 19 settembre è arrivata la risposta, motivata dal fatto che gli spogliatoi si trovano in area sottoposta a vincolo cimiteriale, oltretutto in zona insalubre perché a meno di 50 metri dal camposanto. Infine, il terreno è sottoposto a vincolo paesaggistico.
«Mi sembrano tutti buoni motivi per non realizzarci sopra un edificio», sostiene Giuseppe Saccoman, uno dei firmatari dell’esposto e consigliere di Municipalità. «Ma ci chiediamo soprattutto come sia stato possibile, nel 2007, scavalcare questi vincoli e costruire gli spogliatoi che, con il passare del tempo, hanno assunto anche una diversa destinazione, visto che l’edificio veniva pubblicizzato in internet come fosse una struttura ricettiva. Noi non ce l’abbiamo con la parrocchia, ma è una questione di principio. Ci sono decine di cittadini che per fare il restauro di un bagno o costruirsi un garage in giardino ricevono un no dall’amministrazione oppure devono fare carte su carte e chiedere permessi ogni dove per arrivare a conclusione dell’iter. Qui, invece, si costruiscono spogliatoi in zona insalubre e sottoposta a vincoli dalla Soprintendenza. L’annullamento dei permessi edilizi mi sembra un atto dovuto e dimostra che qualcosa non è stato fatto come si doveva».
La vicenda ha innescato la reazione del parroco, don Roberto Trevisiol, che nel bollettino parrocchiale scrive: «Cattivo è chi ha sporto denuncia nei nostri confronti per gli ex spogliatoi e con i suoi compagni di merende, per la par condicio, ha denunciato anche la parrocchia di Zelarino. E siccome non c’è due senza tre, consiglio i colleghi preti del circondario di mettersi in testa l’elmetto e scendere in trincea, arriveranno di sicuro anche la terza e la quarta bomba. C’è chi passa notti insonni a capire come può far del bene e chi le passa altrettanto insonni per capire come può fare del male. Così è, se vi pare».
Giuseppe Saccoman ha poi lanciato un messaggio alla Curia veneziana: «Visto che don Trevisiol dice di sentirsi odiato e che a Chirignago lavora da 29 anni, allora il Patriarca farebbe un’opera pia a sostituirlo».
Simone Bianchi
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