Gli operai della Vinyls occupano la torcia a 150 metri d’altezza

Porto Marghera. Quattro lavoratori sono saliti questa mattina alle 7 sul camino dell stabilimento per chiedere azioni concrete a favore dei progetti occupazionali bloccati

PORTO MARGHERA. Dopo aver atteso da cinque mesi che qualcuno mantenesse la parola, questa mattina alle 7 quattro operai cassintegrati della Vinyls, Alessio, Davide, Romeo e Giovanni sono saliti sulla torcia d’acciaio dello stabilimento.

Dopol’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico speravano potesse sbloccare la situazione che si trascina avanti da anni, con alti e bassi. In questo momento l’unica speranza di risolvere la loro vertenza è l’Oleificio Medio Piave e il suo progetto di riconversione di una delle banchine dello stabilimento, che offrirebbe garanzie occupazionali ai lavoratori della Vinyls. Rimane da sciogliere un nodo fondamentale: quale banchina affidare in concessione. L’Oleificio sostiene che l’unica banchina idonea è quella sul canale dei Petroli, ma l’autorità portuale si oppone a questa scelta. Il presidente del Porto ha dato disponibilità per la banchina Liquidi (canale sud), o la banchina Montedison (canale ovest). Ironia della sorte, su questa assurda decisione si gioca il futuro dei 125 lavoratori del polo chimico.

Per chiedere almeno velocità a una decisione chiara che favorisca il nuovo progetto occupazionale. I lavoratori Vinyls fanno gratuitamente la guardia agli impianti (che trattano materie chimiche e non possono quindi essere lasciati senza adeguata supervisione tecnica) in modo del tutto gratuito: la loro cassa integrazione è scaduta infatti a maggio e gli stipendi sono fermi a gennaio.

La loro unica speranza è il progetto occupazionale (unico nell’area) dell’Oleificio. Ma qualcosa non quadra. E per vederci chiaro sono saliti di nuovo nell’azzurro del cielo, a 150 metri d’altezza.

La notizia del gesto degli operai era stata data stamattina alle 7 sul blog L'isola dei cassinitegrati.

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