Gli ex grillini fuoriusciti puntano su Alessandra Penzo

CHIOGGIA
Alessandra Penzo in corsa per la conquista del municipio. L’ex assessore ai Lavori pubblici ha ufficializzato ieri la candidatura a sindaco per la lista “Obbiettivo Chioggia” che comprende i fuoriusciti del M5S. Così come era nell’aria da mesi, gli ex amministratori grillini hanno deciso di rimettersi in gioco con una civica, pronta a dialogare «con tutti coloro che amano la città e hanno obiettivi di crescita per Chioggia». A lanciare la corsa della Penzo, l’onorevole Alvise Maniero, espulso dal M5s lo scorso febbraio dopo aver negato l’appoggio al governo Draghi. «L’ultimo incontro pubblico risale al 18 febbraio», ricorda l’ex presidente del consiglio comunale Endri Bullo, «quando in massa abbiamo presentato le dimissioni dalle nostre cariche. Ci siamo però lasciati con la promessa di non interrompere il nostro impegno per la città e dopo due settimane abbiamo creato l’associazione “Obbiettivo Chioggia” assieme all’ex capogruppo Paolo Bonfà, ai consiglieri Daniele Padoan e Massimo Monaro e all’assessora Penzo. Con noi si è subito unito Marco Ballarin che aveva seguito il nostro percorso amministrativo e ha condiviso le ragioni dell’abbandono».
Maniero ha ricordato la sua esperienza di amministratore comunale nei cinque anni da sindaco a Mira dal 2012 al 2017, augurando a chi si metterà in gioco di avere la stessa attenzione, la stessa spietatezza e lo stesso amore che mettevano le mamme di Mira quando esaminavano i provvedimenti del Bilancio partecipativo. «Non vi dirò di votare Alessandra», spiega Maniero, «perché a casa vostra dovete decidere voi. Vi dirò però di valutare con attenzione, di tenere gli occhi aperti, di votare chi dimostra coerenza e mantiene le promesse».
Quando la Penzo ha preso il microfono ha mostrato un bonsai che sarà il simbolo del suo impegno perché «la pianta ha bisogno di cure, di amore e di rispetto come quello che deve usare l’amministratore per far crescere la propria città». «Siamo un’alternativa», spiega la candidata, «Ci crediamo e vogliamo dimostrare che c’è un modo diverso di pensare Chioggia. Ho iniziato il mio percorso solo due anni fa, sono politicamente ragazzina, ma in questi due anni mi sono impegnata al massimo perché ho sentito forte la responsabilità di fare qualcosa per la mia città. Ci ho provato fino a quando mi sono stati messi i bastoni tra le ruote. Mi sono dimessa per coerenza, ma voglio proseguire quello che ho iniziato. Non voglio fare l’elenco di ciò che ho fatto, ma credo che il mio nome possa essere scritto su alcune opere di cui oggi ci fregiamo: abbiamo asfaltato 42 strade, riqualificato la porta della città, investito diversi milioni sulle scuole. In un anno ho portato a casa la progettazione esecutiva per il nuovo Lungomare, ho inserito 77 mila metri quadri di verde nel Piano dei Ghezzi. Ho voglia di far crescere la mia città. Non prometterò di spostare il mercato ittico in cinque anni perché non è possibile farlo, però si può avviare l’iter per la variante in modo che sia spostato entro dieci. Sogno che Chioggia diventi capitale del diportismo nautico, sfruttando un turismo che dura da marzo a novembre e che porta economie importanti. Voglio una città moderna, ecosostenibile, sicura. Voglio che il Lungomare sia ridisegnato superando i limiti di una fisionomia anni Ottanta, voglio che ci siano nuove costruzioni compatibili con l’ambiente che prevedano piste ciclabili, aree verdi, impianti sportivi all’aperto». —
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