Gli artigiani ai candidati «Imprese da rilanciare»
CHIOGGIA. Una ricetta per rimettere in moto l’economia della città. La traccia l’Associazione Artigiani rivolgendosi direttamente ai cinque candidati sindaco perché ne tengano conto tra le azioni da avviare con tempestività in caso di elezione per ridare ossigeno a una categoria portante della città.
Tra i suggerimenti l’approvazione dei piani particolareggiati dei centri storici, agevolazioni per la nuova imprenditoria e un progetto di smart city.
Da qualche anno il settore edile langue, soffocato dalla crisi generale e dalla concorrenza sleale di chi pratica secondi lavori in nero in barba a qualsiasi norma vigente. Il comparto potrebbe riprendere quota con l’avvio di azioni di recupero dei centri storici. Per farlo gli artigiani suggeriscono alcune soluzioni pratiche: l’approvazione dei piani dei centri storici con l’accettazione di tutte le osservazioni già presentate dall’organizzazione; il recupero dei sottoportici con un progetto organico di rete tra privati, amministrazione, associazioni di rappresentanza e banche; una gestione dei plateatici organica con una rivisitazione del mercato del giovedì; la semplificazione della gestione delle piccole manutenzioni delle strade; stimoli per recuperare i locali dei centri storici con fondi e detassazione. «Serve poi un piano di sviluppo per la nuova imprenditoria», spiega Lazzaro Michele Siviero, presidente degli Artigiani, «pensando a un incubatore che agevoli la nascita di nuove imprese e accompagni quelle appena costituite con spazi, attrezzature e servizi a condizioni agevolate per ridurre gli oneri derivanti dall'avvio dell'attività. Questo può avvenire anche recuperando edifici comunali attualmente in disuso. Vanno poi varati progetti di recupero della cantieristica e di aree sottoutilizzate stimolando l’imprenditoria giovanile e femminile con un plafond economico e una detassazione degli oneri comunali».
Gli artigiani pensano anche a smart city con una mobilità alternativa e la tecnologia a supporto dei servizi. «La sostenibilità ambientale», spiega Siviero, «è alla base anche dello sviluppo turistico. L’innovazione e la tecnologia sono i principali motori della crescita. Noi abbiamo già alcune idee da proporre, come la creazione di distributori di energia elettrica, la rivisitazione della segnaletica per agevolare gli spostamenti, una maggiore attenzione alle manutenzioni per il risparmio energetico». L’associazione suggerisce anche la costituzione di un tavolo permanente per lo sviluppo economico del turismo, commercio e artigianato come organismo consultivo e di confronto costante con l’amministrazione.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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