Gli amici si stringono a David: «Sarai il mio angelo pazzo»

Il mistero del corpo senza vita del 32enne trovato sabato scorso a Gabicce Mare.  Era in affitto in un residence. La madre, preoccupata, ha dato il via alle ricerche

SANTA MARIA DI SALA. C’è incredubilità nel comune di Santa Maria di Sala per la morte di David Zanchi, il 32enne trovato morto sabato in un residence a Gabicce Mare (Pesaro-Urbino), comune marchigiano della Riviera Adriatica a pochi chilometri da Rimini e Riccione.

Quel giovane, diplomatosi come perito meccanico all’istituto salesiano Astori di Mogliano, era benvoluto e stimato nel lavoro. Infatti era un libero professionista impegnato in vari cantieri, con la passione pure del calcio, avendolo praticato in passato.

Abitava con la mamma a Caltana ed è stata proprio lei a preoccuparsi la scorsa settimana, quando aveva cercato il figlio ma senza ricevere risposta. «Amico mio, che la terra ti sia lieve. Fai buon viaggio», «Tristezza infinita», «Una vita insieme» e «Ne abbiamo fatte tante assieme di cotte e di crude. Ma adesso sarai il mio angelo pazzo in paradiso» sono dei messaggi scritti sulla pagina Facebook del 32enne, compiuti il 10 agosto, non appena si è saputo della tragedia.

Certamente, in queste ore si avrà un quadro più chiaro su quanto successo nei primi giorni dell’anno nella località marchigiana. Il pubblico ministero di Pesaro, Valeria Cigliola, ha disposto l’autopsia, perché sul corpo del giovane non ci sono segni evidenti di colluttazione o di uso di sostanze stupefacenti che possano indicare le ragioni del decesso. Anche l’ipotesi suicidio sembra lontana, perché non sono stati trovati biglietti o messaggi che indichino un gesto volontario. Alla base del decesso ci sarebbe un infarto ma dovuto a cosa, è la domanda a cui gli inquirenti cercheranno di dare una risposta in queste ore.

Si sa che Zanchi aveva preso in affitto un appartamento in un residence. Nei giorni scorsi la mamma aveva provato a contattarlo. Senza mai ricevere risposta. Finché sabato mattina ha rotto gli indugi e, preoccupata per l’ennesimo tentativo di chiamare il figlio andato a vuoto, si è messa in contatto con il proprietario della stanza perché andasse a verificare se fosse al suo interno.

Nei minuti successivi, il perito meccanico era sì all’interno della casa ma privo di vita. Il 32enne era riverso a terra sul pavimento della cucina, nudo e ormai senza vita: è probabile che il decesso sia avvenuto nei giorni precedenti. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri, che non hanno potuto far altro che constatarne la morte.

In questi giorni, gli inquirenti sentiranno pure le persone più vicine per cercare di ricostruire le sue ultime ore di vita, mentre l’autopsia dovrà chiarire anche il momento esatto della scomparsa. La salma del giovane è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Cattolica ma solo quando gli esperti avranno fatto tutte le indagini e gli accertamenti, potrà tornare a Santa Maria di Sala per ricevere l’ultimo saluto dai suoi conoscenti. —




 

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