Gli amici commossi «Bortali era un punto di riferimento»

Morto a 43 anni in un incidente stradale nel Veronese «Il suo impegno civile era di esempio per tutti noi»

di Mitia Chiarin

Cordoglio e commozione in città per la tragica morte di Maurizio Bortali, il consulente aziendale di 43 anni morto martedì sull’A4 tra i caselli di Verona sud e Sommacampagna. Ieri la madre e l’amico di una vita, Cristiano Samueli, hanno riconosciuto la salma all’obitorio dell’ospedale veronese di Borgo Roma. Per i funerali bisognerà attendere alcuni giorni: il magistrato di turno, prima di concedere il nullaosta, potrebbe disporre l’autopsia per chiarire le cause che hanno portato l’auto di Bortali a tamponare il camion che lo precedeva.

Il telefono di Samueli ieri non ha smesso di squillare. «Tante sono le attestazioni di affetto di amici e conoscenti. Tutti ricordano la lealtà e la sincerità di Maurizio». Samueli, presidente dell’Associazione italiana per le decisioni di fine vita, di cui Bortali era vicepresidente, ricorda l’impegno dell’amico. «La sua battaglia per i diritti civili proseguirà anche nel suo nome. Il suo spirito continua a vivere in questa lotta e le sue parole restano».

L’associazione si batte in particolare contro l’accanimento terapeutico e a favore di una legge sul testamento biologico. «Maurizio per me è stato un fratello ma anche un braccio destro e pure il mio cervello. Anche se lui operava dietro le quinte dell’associazione, il suo lavoro era fondamentale», conclude il medico. E proprio l’impegno civile e politico, come segretario di circolo del Pd di viale San Marco e come creatore dell’agenzia informativa Adisnet.it, è ricordato da molti. «La sua scomparsa lascia tutti sgomenti. Il suo impegno politico, la sua disponibilità e la sua competenza hanno arricchito il Pd in questi anni. E’ stato indubbiamente uno dei protagonisti dell’ampio dibattito sulle delicate questioni etiche», dice l’onorevole del Pd Andrea Martella. Con Franco Fois della cellula Coscioni e Alvise Ferialdi dei Socialisti, Bortali e Samueli avevano raccolto nel 2009 quasi 1.400 firme in città per un registro del testamento biologico cittadino. Una richiesta rimasta ancora oggi inascoltata in Comune. «Di lui ricordo soprattutto la costanza, lo spirito propositivo, una grande timidezza e soprattutto la sua buona organizzazione. In un momento di crisi della politica, Maurizio rappresenta sicuramente un esempio da imitare per molti giovani», dice Alvise Ferialdi. E l’assessore comunale all’istruzione Andrea Ferrazzi: «Era una persona molto preparata e faceva politica con competenza e scrupolo. Un esempio per chi fa politica oggi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia