Gli alberi di Natale spogli e senza rami Frazioni in rivolta

Mirano. Comune costretto a sostituire di corsa tutti gli abeti Qualcuno ha ironizzato addobbando l’autovelox di Luneo
Di Filippo De Gaspari

MIRANO. Arrivano gli alberi di Natale nelle frazioni, ma sono quasi da scenario post-atomico. Imbufaliti i residenti, che minacciano di riportarli in municipio, tanto che il Comune è costretto a farli sostituire a tempo di record.

Curiosa bufera prenatalizia a Mirano, dove nei giorni scorsi una ditta incaricata ha portato e posizionato gli abeti di Natale nelle principali piazze del territorio: uno per frazione, come da tradizione, pronti per essere addobbati e accesi nel fine settimana. Quest’anno però il colpo d’occhio non c’è. O meglio: è opposto al significato di magia e calore che un albero di Natale dovrebbe dare. Tutti li hanno notati, più che altro, per la compassione suscitata. Nelle piazze, davanti alle chiese, dove la gente si ritrova per scambiarsi auguri e regali, sono arrivati abeti radi, sgualciti, senza rami e aghi, tartassati da un viaggio in autocarro, distesi e schiacciati l’uno sull’altro, magari legati. La loro condizione, subito immortalata da alcuni residenti, è finita in rete in un batter di ciglio e ha fatto in poco tempo il giro dei social, suscitando sarcasmo e indignazione. «Una presa in giro, ora è chiara la considerazione che c’è per le frazioni», tuona un residente di Ballò. Mentre qualcuno l’ha presa talmente male da proporre l’azione eclatante: «Riportiamoglielo e buttiamoglielo davanti al municipio».

L’ex consigliere comunale Luigi Gasparini ha lanciato anche un ironico sondaggio per eleggere l’albero più brutto.

Se la contendono Ballò, Scaltenigo e Vetrego, ma neanche Campocroce sembra passarsela meglio. Leggermente migliore lo stato di salute dell’abete di Zianigo. In località Luneo i residenti hanno reagito con la solita goliardia e in mancanza di un albero hanno addobbato l’autovelox, piazzando un fiocco rosso natalizio sopra l’anonimo piloncino a bordo strada. Tra leggerezza e satira, ieri in città quasi non si parlava d’altro. Ci ha pensato lo stesso sindaco Maria Rosa Pavanello, chiamata in causa dal tornado mediatico, a intervenire e gettare acqua sul fuoco: «Ho subito mandato in sopralluogo nelle frazioni un funzionario del Comune, chiedendogli di confermarmi l’impressione data dalle foto», afferma il primo cittadino, «e il funzionario mi ha confermato la non idoneità degli alberi posizionati dalla ditta incaricata. Abbiamo perciò preteso dalla ditta una nuova fornitura di alberi, che ho subito dato ordine di posizionare al posto di quelli contestati». Già sostituiti i pini di Ballò e Scaltenigo, che ora potranno godersi le feste sotto alberi rigogliosi e di tutto rispetto.

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