Gli agricoltori veneti al Brennero: "Stop alle schifezze dall'Europa"

Bloccato il primo camion con pancette con etichetta illeggibile destinato a un'industria alimentare di Verona. Tanti i veneziani sulle barricate guidati dal portogruarese Giorgio Piazza

MIRANO. Gli agricoltori di Coldiretti fermano il primo camion austriaco con un carico di 4.922 kg di pancetta con etichetta illeggibile e destinato ad una ditta di trasformazione veronese. Le pancette così trasportate e la documentazione non convincono neanche i Nas che ne dispongono il vincolo sanitario. È questo il primo atto di una lunga giornata che coinvolge centinaia di produttori veneti giunti oggi al valico insieme ad altri colleghi arrivati al Brennero da ogni regione d'Italia che presidieranno fino a domani il tracciato stradale per difendere l’economia e il lavoro delle campagne dai traffici di schifezze di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane.

Giorgio Piazza
Giorgio Piazza


Tanti gli agricoltori della provincia di Venezia, tra cui rappresentanze di Mirano, San Donà, Portogruaro.
«Chissà quali indizi sulla provenienza troveranno i consumatori al momento di portare in tavola questo prodotto senza identità. Bene han fatto le autorità a prendere provvedimenti», ha detto il portogruarese Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto.

Il primo camion fermato al Brennero dagli agricoltori veneti
Il primo camion fermato al Brennero dagli agricoltori veneti


 Poco prima era transitato un mezzo sloveno diretto al porto di Livorno ma già chiuso coi piombi. Continuano i passaggi con cagliate, ortaggi e latte dalla Germania, dalla Svezia e da ogni parte del mondo. Ad ogni apertura di portellone gli agricoltori sollevano cartelli per chiedere l'etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari: " No all'Europa che blocca i profughi e spalanca le frontiere alle schifezze" o "Il falso made in Italy uccide l'Italia".

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