«Gli abusivi sulla spiaggia salvataggi impossibili»

Sottomarina. Giorgio Bellemo, responsabile del servizio, minaccia le dimissioni Il vicesindaco Veronese scrive al prefetto per chiedere l’invio di forze speciali
SOTTOMARINA. Salvataggio impossibile con gli abusivi sulla battigia, il responsabile del servizio, Giorgio Bellemo (presidente di Ascot), minaccia le dimissioni e richiama il Comune alle proprie responsabilità. Il suk, nella zona nord, blocca letteralmente l’uscita in mare delle barche di salvataggio e i bagnini sono esasperati.


Ieri il vicesindaco Marco Veronese ha scritto nuovamente al prefetto per chiedere l’invio di forze speciali per arginare un problema diventato di “ordine pubblico e di sicurezza”. «Domenica era impossibile effettuare interventi di salvataggio», spiega Bellemo, «la battigia era invasa da ambulanti abusivi e gente che compra. Mi dispiace, ma se continua così, rimetto il ruolo di coordinatore del servizio e contemporaneamente invito i miei addetti al salvataggio a issare la bandiera rossa. Con questa comunicazione, che ho inviato a tutti gli enti coinvolti, mi ritengo sollevato da qualsiasi responsabilità anche di carattere morale».


I messaggi via radio, lanciati dai bagnini negli ultimi giorni, sono inequivocabili e raccontano di un contesto in cui in caso di emergenza non ci sono le tempistiche utili per arrivare in mare dovendo scavalcare banchetti, stand, borsoni e camerini allestiti dagli abusivi.


«Così non si può andare avanti», spiega Bellemo, «ricordo che l’obbligo del controllo sta in capo al Comune secondo la delibera regionale 39 del 2010. Bene, allora il Comune si inventi qualcosa. Se i vigili non sono sufficienti per i controlli in battigia, si inizi a multare in modo massiccio chi compra, chi dà ospitalità alle loro attrezzature in parcheggi che si trovano in area demaniale, chi affitta capanne per depositare la merce. Non è possibile che un concessionario sia sottoposto a centomila sopralluoghi e questi possano fare tutto quello che vogliono su area demaniale, dove non si può appoggiare nemmeno un asciugamano…».


Il Comune alza le braccia e spiega di non avere mezzi per contrastare il fenomeno. «Ho scritto nuovamente al prefetto», spiega Veronese, «non ho avuto alcun riscontro alla mia comunicazione del 27 luglio in cui chiedevo aiuto. Il problema è rimasto uguale se non addirittura aumentato e assolutamente sovradimensionato rispetto alle limitatissime risorse di polizia locale disponibili. Nel weekend abbiamo 200 ambulanti abusivi sullaspiaggia, in particolare nella zona nord. La loro presenza ostacola l’esercizio delle attività di primo intervento e soccorso sull’arenile tant’è che, in almeno un’occasione, ciò ha determinato l’adozione precauzionale dell’avviso di pericolo per la balneazione. Siamo preoccupati perché in questi giorni e domani (oggi,
ndr)
in particolare il fenomeno potrà acquistare maggior rilievo». Nella nuova lettera Veronese torna a chiedere l’intervento di reparti mobili delle forze di polizia, anche dell’esercito se necessario, per efficaci azioni repressive che limitino l’entità del fenomeno.


«Non possiamo inviare vigili sulla spiaggia», chiosa il vicesindaco, «dobbiamo garantire la presenza negli incidenti stradali e vigilanza negli eventi in programma. Ci servono aiuti esterni».


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