Giustizia, organico carente uffici chiusi tre giorni su sei
Prima o poi doveva capitare. Nei giorni scorsi il presidente del Tribunale Arturo Toppan ha dovuto firmare una nota rivolta agli avvocati e agli utenti con la quale avvisa che la cancelleria del giudice delle udienze preliminari, per circa un mese, resterà chiusa il martedì e il giovedì, oltre naturalmente il sabato, giornata in cui restano aperti soltanto gli uffici che trattano gli affari urgenti (gestione degli arrestati e atti in scadenza).
Quindi, su sei giorni lavorativi la settimana ben la metà le cancellerie di un ufficio giudiziario tra i più importanti rimane chiuso non solo agli utenti, ma pure agli avvocati. Tutto questo a causa di una carenza del personale amministrativo che ormai ha raggiunto i livelli di guardia.
Da quando l’organico dei giudici è al completo (ora sono sette, più la presidente Giuliana Galasso) anche se l’organico del personale amministrativo fosse completamente coperto non sarebbe sufficiente: una volta ogni giudice aveva con sè un cancelliere, che seguiva tutte le sue udienze, che sistemava e preparava i fascicoli prima e dopo le udienze preliminari, che avvisava gli avvocati della difesa. Da tempo non è più così perché mancano i cancellieri, che dovevano dividersi, uno per due o tre giudici, da alcune settimane neppure questo è possibile.
Cancellieri e impiegati amministrativi devono correre da un giudice all’altro, visto che in poche settimane sono andati in pensione tre «colonne portanti» dell’ufficio ed una quarta se ne andrà all’inizio del prossimo anno, tra due mesi.
Dalla cancelleria del giudice delle udienze preliminari è stata spostata una cancelliera in modo da coprire il vuoto lasciato all’ufficio del giudice delle indagini preliminari, quello dove arrivano gli arrestati e dove vengono gestite le ordinanze di custodia cautelare, dove anche un piccolo errore può costare un giorno in più in carcere per un indagato o la sua scarcerazione non dovuta. Tutti, non solo l’Ufficio in questione ma anche la Procura, sono in attesa dell’arrivo del personale della Provincia dopo che l’ente è stato abolito, ma quando arriveranno (a Venezia dovrebbero essere una decina) saranno necessarie almeno alcune settimane perché imparino un mestiere per loro del tutto nuovo.
Tra l’altro, nello stesso ufficio, è arrivato un ordine di servizio del dirigente amministrativo che ha suscitato malcontento: chiede ad ognuno degli impiegati di tenere un report in cui devono scrivere ora per ora le mansioni che svolgono e i fascicoli che trattano.
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