Giudice di pace, gli uffici riapriranno presto

Il sindaco Polo ha avuto rassicurazioni dal ministero: «Ora attendo una risposta scritta»

DOLO. Gli uffici del giudice di pace di Dolo riapriranno presto i battenti. Prima di dare l’annuncio il sindaco Alberto Polo attende una conferma dal ministero della Giustizia: «Sì», afferma, «aspetto una risposta ufficiale e soprattutto scritta, visto che fino ad ora, dal ministero di via Arenula, ho avuto rassicurazioni telefoniche. Comunque, la mia amministrazione ha fatto tutto il possibile per ottenere queste risultato». Soddisfatto anche l’avvocato Stefano Marrone, presidente della Camera avvocati della Riviera del Brenta e Miranese: «L’associazione avvocati della Riviera e del Miranese», dichiara il legale, «si è da tempo impegnata su tutti i fronti perché avvenga quanto prima l’apertura degli uffici del giudice di pace. In questo modo si avvicina la legalità al territorio e la giustizia ai cittadini». «Se davvero accadesse», conclude il sindaco Polo, «sarebbe un’ottima notizia anche perchè dimostra che la nostra zona ottiene l’attenzione che merita dalle istituzioni».

Si tratta di un obiettivo fortemente voluto proprio dall’amministrazione comunale di Dolo, ma a dare il contributo per la spesa da sostenere saranno anche i sindaci degli altri comuni limitrofi, pienamente d’accordo con il collega Alberto Polo. I nuovi uffici sarebbero sistemati nell’ex Tribunale di Dolo, occupandone solo una parte. Il personale è messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Dolo e sarà formato dai funzionari del Tribunale. Prima che i giudici di pace della Provincia, per disposizioni del governo, venissero accentrati a Venezia centro storico, a Dolo c’erano tre giudici, due si occupavano del contenzioso civile, uno dei procedimenti penali.

Dolo non sarebbe l’unica a tenersi in casa gli uffici giudiziari, ci sono riusciti, garantendo quello che il ministero chiedeva, cioè il pagamento di tutte le spese per sostenere l’iniziativa (sede, personale e controlli di sicurezza), sia Chioggia sia San Donà di Piave. In questi giorni, invece, Portogruaro ha rinunciato, tanto che la Camera avvocati della cittadina del Veneto Orientale ha protestato con la sua amministrazione comunale, che inizialmente aveva promesso di farsi carico del problema. Così, non è stato e i cittadini di Portogruaro interessati dovranno andarsene a Pordenone, dove sono stati trasferiti i giudici di pace portogruaresi. Quando riaprirà l’ufficio a Dolo, a Venezia, dunque, resteranno solo i giudici del centro storico e quelli di Mestre.

Giorgio Cecchetti

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