Giudice di pace, Cancelleria sotto organico: 700 procedure in attesa

Adico: "Pronti all'esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio".
Interpress/Mazzega. 10.06.2015.- Riva di Biagio Palazzo del Giudice di Pace
Interpress/Mazzega. 10.06.2015.- Riva di Biagio Palazzo del Giudice di Pace

VENEZIA. Dal 2018 negli uffici del Giudice di Pace di Venezia le procedure vanno a rallentatore. Ma non per colpa delle udienze, che continuano ad avere tempi lunghissimi dettati dalla gran mole di lavoro, quanto invece per la mancanza di personale negli uffici della Cancelleria.

Una situazione che può portare alla paralisi, denuncia l'associazione dei consumatori Adico,  considerando che allo stato attuale le pratiche ferme, sentenze e soprattutto decreti ingiuntivi, sono circa 700.

Adico, quindi, chiede che si provveda subito a una diversa organizzazione, prevedendo l’assunzione di altri cancellieri e o l’utilizzo più massiccio di quello che c’è già e che è operativo due sole volte a settimana, per un totale di 16 ore al mese. Se non si interverrà tempestivamente – avverte Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – ci ritroveremo con pile di decreti ingiuntivi e di sentenze che, pur redatte dal giudice, non sono state pubblicate proprio perché manca la “vidimazione” del Cancelliere ed è come se non esistessero”. Dunque, se proseguirà questo rallentamento delle operazione da parte della Cancelleria, Adico presenterà un esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio, azione che può essere svolta anche da singoli cittadini che, per esempio, non possono far valere i propri decreti ingiuntivi già approvati dal giudice.

Carlo Garofolini dell'Adico
Carlo Garofolini dell'Adico

“Da tempo - spiega Garofolini - denunciamo i rallentamenti che si verificano negli uffici del Giudice di Pace per quanto riguarda le udienze. Per esempio abbiamo molti soci che attendono da più di un anno di essere chiamati in udienza per discutere di multe stradali. A quanto ci risulta, forse perché hanno un organico più completo o forse perché hanno meno lavoro, a Treviso l’ufficio del Giudice di Pace funziona a meraviglia. A Venezia le cose sono molto diverse soprattutto da quando sono stati trasferiti in centro storico anche gli uffici della terraferma”.

Da inizio anno, invece, il problema della Cancelleria sta creando ancora più disagi ai cittadini ma anche agli avvocati pressati dai propri clienti. “in una società che vede crescere sempre più la conflittualità – conclude Garofolini – il Giudice di Pace è fondamentale anche per affrontare odiose ingiustizie di lieve entità economica, come ad esempio le multe comminate a disabili provvisti di pass europeo nelle ztl della terraferma. Andando avanti di questo passo la gente non avrà neppure più voglia di tutelare i propri legittimi diritti proprio per non affrontare tempistiche infinite con il rischio di non approdare a nulla”.  
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia