Giudecca, moto ondoso e disagi: oltre 2 mila firme per salvare le rive
Consegnata ieri mattina alla Municipalità la petizione con duemila firme: «Servono interventi urgenti come videocamere, deflettori-frangionde e pulizia»
Acqua alta? No, moto ondoso. Gli stivali sono quasi indispensabili per attraversare le rive della Giudecca, a meno di voler tornare a casa completamente bagnati.
«I vandali della laguna» ovvero le imbarcazioni che creano il cosiddetto moto ondoso, insieme alle fondamenta costantemente sommerse, stanno esasperando i giudecchini, che hanno deciso di lanciare una petizione arrivata a duemila firme e che verrà inviata al Comune e all’Autorità lagunare.
«Rive scivolose e impraticabili, sul lato del canale della Giudecca a causa del moto ondoso, che creano difficoltà anche per gli esercizi commerciali dell’isola» affermano gli abitanti, chiedendo una soluzione urgente al problema nella sede della Municipalità di Venezia, Murano, Burano dove hanno consegnato le firme.
Tra le proposte avanzate ieri dal gruppo spontaneo «Giudecca x Sempre», portavoce del malessere diffuso, figurano il ripristino dei sistemi di videosorveglianza automatica, la sperimentazione di deflettori-frangionde nelle aree più vulnerabili, e l’istituzione di punti di approdo definiti.
Inoltre, una revisione delle pendenze e dei drenaggi nelle fondamenta, per prevenire il ristagno dell’acqua, e una pulizia regolare delle rive.
«Nel canale della Giudecca transitano tutti» spiega il promotore della petizione, Davide Ravagnan, «sia mezzi turistici che di linea e questo, insieme a maree anche di 85 cm, provoca onde fino a un metro che invadono le rive, impedendo il passaggio».
Di più: l’erosione delle rive provoca il crollo dei masegni, che genera pozzanghere e acqua stagnante nel lato dell’isola che non riceve mai il sole, come spiega il presidente della Municipalità, Marco Borghi.
«Le rive erano progettate per resistere a onde di circa 110 cm» prosegue Ravagnan, «in base ai lavori effettuati vent’anni fa. Ma l’aumento del moto ondoso e del livello del mare, unito al traffico sempre più intenso nel canale, contribuisce al deterioramento della situazione. E la responsabilità è di tutti».
«Ringrazio i più di duemila firmatari» ha concluso Borghi, «Le problematiche segnalate sono conosciute da tempo, ma ormai la situazione è sfuggita di mano».
Intanto il gruppo consiliare del Pd ha presentato un’interrogazione per chiarire quali siano le azioni già intraprese o previste dall’amministrazione comunale per rendere operativo il barcavelox, al fine di ridurre la velocità e contrastare il moto ondoso, e quali siano i suoi tempi di attuazione.
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