Giubileo, saltano tutte le processioni per motivi di sicurezza
VENEZIA. Giubileo straordinario in laguna: per motivi di sicurezza salta la solenne processione, dalla chiesa di San Salvador alla Basilica di San Marco, fissata per domenica 13 in occasione dell’apertura della Porta Santa della Misericordia. Saltano anche, a Venezia, tutti i pellegrinaggi vicariali già previsti in calendario per il periodo quaresimale, con le chiese luoghi di ritrovo.
I sacerdoti lo stanno ripetendo durante le messe. In Patriarcato confermano. Queste le parole dell’arciprete della Basilica, monsignor Giuseppe Camilotto: «In questo modo si evitano forme che potrebbero essere incontrollabili».
Nel frattempo il questore Angelo Sanna dichiara: «A tal riguardo non ci sono state riunioni con la Questura. La decisione è prettamente della Curia. Da parte nostra assicureremo come sempre la presenza». Pertanto domenica 13 il ritrovo per i presbiteri si terrà in Basilica alle 15,30, invece per i fedeli sarà poco prima delle 16 in Piazza San Marco dove all’altezza dei grandi piloni rossi antistanti la Basilica sono previste due “entrate” per far passare la gente che accederà nel tempio marciano. Alle 16 il Patriarca, monsignor Francesco Moraglia, dietro al presule vi saranno i canonici del Capitolo di San Marco, aprirà la Porta Santa della Misericordia e batterà tre colpi con un piccolo martello.
L’appuntamento diocesano era stato fissato alle 15,45 presso l’imponente chiesa di San Salvador con il solenne corteo processionale. I fedeli (5 per parrocchia, 10 per parrocchie oltre i 4.000 abitanti) avrebbero dovuto consegnare all’ingresso i pass agli incaricati. Nel frattempo, in sacrestia, i sacerdoti concelebranti si sarebbero dovuti preparare per la concelebrazione eucaristica.
Dopo i riti di accoglienza iniziava la processione secondo un preciso ordine: turibolo, croce, Patriarca, presbiteri, ministri e popolo di Dio. Per il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco la Porta Santa della Misericordia, nella diocesi lagunare, sarà quella di San Clemente, l’ultima di destra della Basilica. Lo ricorda bene il Proto di San Marco, architetto Ettore Vio, che la presenta storicamente: «È originale, è la più antica tra tutte le porte della Basilica. E’ una delle due porte ageminate eseguita nel 1086 e donata da Alessio Comneno di Costantinopoli alla Basilica per la difesa che i Veneziani ebbero dell’Adriatico e che consentirono così alla flotta bizantina di navigare tranquilla e di rendere tranquilli i commerci”. La Porta Santa presenta una struttura in legno di cipresso, davanti ha lamine in rame con solchi riempiti d’argento sui quali sono incise figure di santi. In questi giorni è stato rafforzato il servizio di controllo in Basilica. Qui già si entrava privi dello zaino, ora è vietato entrare anche con la borsa che deve essere depositata nella vicina chiesa di San Basso. Questa ulteriore modalità di sicurezza ha irritato tutte le persone anziane che ogni giorno vanno ad assistere alla celebrazione della santa messa.
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