GiraCittà, ritardi raddoppiati: «Ottanta motoscafi Actv in ritardo»
VENEZIA. Doveva determinare una vera e propria rivoluzione della mobilità in centro storico a favore degli utenti, invece ha scatenato la rivolta da parte degli stessi passeggeri e dei lavoratori. Il nuovo “Giracittà”, nato teoricamente per potenziare le corse nelle ore di punta e per velocizzare i collegamenti con la Giudecca e il Lido, si sta rivelando un vero e proprio flop, come denuncia ancora una volta la Filt-Cgil in relazione anche al caos pasquale. «In questo week end – è l’accusa di Walter Novembrini, segretario provinciale della Filt-Cgil – abbiamo registrato un numero di ritardi doppio rispetto alla Pasqua del 2013. 80 mezzi non hanno rispettato gli orari contro i 40 dell’anno passato». La polemica del sindacato era partita ancora un mese fa, in pratica 30 giorni dopo l’inizio della sperimentazione del Giracittà, ed aveva di fatto messo in evidenza i tanti punti critici della nuova riorganizzazione. Ora, dopo la confusione di questi giorni, Novembrini chiederà al Prefetto di convocare urgentemente un tavolo con l’amministrazione comunale, l’azienda del trasporto pubblico e i rappresentanti dei lavoratori.
«Chiediamo alla Giunta di tornare indietro per fare un passo avanti - annuncia Novembrini – Bisogna ascoltare le necessità di chi lavora e di chi utilizza i mezzi. Adesso come adesso le cose non vanno e i problemi sono sotto gli occhi di tutti. La mancanza di sicurezza con le carovane di gondole e di taxi che continuano a solcare i canali e i problemi di ordine pubblico agli approdi stanno alla base della nostra richiesta di intervento da parte del Prefetto. Per noi – conclude Novembrini – bisogna lavorare per i doppi approdi, per la razionalizzazione delle fermate, per accelerare le operazioni di sbarco e imbarco. Di certo bisogna uscire dal caos che s’è creato con questa sperimentazione”.
Al di là di tutto, il “Giracittà” è sotto l’occhio dal ciclone non solo sul fronte sindacale, ma su molti altri fronti. Partita il 1 aprile con lo scopo di fornire più corse nelle ore di punta e collegare più velocemente Lido e Giudecca, nonché di razionalizzare le risorse, la riorganizzazione del trasporto ha in realtà creato grandi disagi agli utenti, provocando malumori anche a livello istituzionale. Non per niente è stata la stessa Giunta, pressata da più parti, a optare per un dietro front su certe questioni, come per esempio gli orari delle linee 4.1, 4.2, 5.1, 5.2 la cui frequenza con il nuovo Giracittà era stata portata da 20 minuti a mezzora o alcune corse bis, ritenute per lo più inutili e vuote. La sperimentazione, partita decisamente nel peggiore dei modi, è stata contestata in consiglio comunale e, con il passare dei giorni, ha provocato malumori anche in chi, come la Giunta della Municipalità del Lido, l’aveva salutata con grande fiducia. Ora spetta anche al Prefetto fare la sua parte.
Intanto, Venezia Laguna Nostra annuncia che oggi, dalle 14 alle 19, i suoi militanti saranno in Piazzale Roma per raccogliere le firme per una proposta di Legge per le abolizioni dei consigli di amministrazione, dei premi di produttività per i consiglieri, degli abbonamenti di servizio per le persone in attività lavorativa, della quota parte del Comune di Venezia sui biglietti turistici venduti, e per le riaperture del Rio Novo ed il Rio de le Galeazze, al fine di recuperare 50 milioni di euro all'interno di Actv S.p.A., soldi da utilizzare per triplicare le attuali corse dell'automobilistico, della navigazione dell'extraurbano, senza ulteriori aumenti tariffari.
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