Giovedì l’ultimo abbraccio a Davide

I funerali a Spinea nella chiesa dei Santi Vito e Modesto. I genitori del bimbo: «Difficile parlare ora, dobbiamo capire»
Di Filippo De Gaspari

SPINEA. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, ex articolo 575 del codice penale, con l’aggravante della discendenza, dopo la tragedia successa domenica pomeriggio con il suicidio di Danillo Giacometti, 73 anni, morto insieme al nipotino Davide, di cinque anni, dopo essersi immersi nelle acque gelide dell’Adigetto. È stata disposta l’ispezione cadaverica esterna dei due corpi, di cui si attendono gli esiti. Non sarà quindi disposta l’autopsia, anche perché non ci sono dubbi su quanto è successo. Non ci sono testimoni dell’accaduto. I primi ad arrivare sul posto e a vedere quanto era successo sono state due persone che passavano di lì mentre percorrevano la ciclabile per fare jogging; poi è arrivato il genero di Danillo, zio di Davide, Alberto Cappellini, comandante della polizia stradale di Badia Polesine. Non ci sono biglietti o messaggi lasciati per spiegare il gesto.

«Dobbiamo capire, per questo è difficile parlare». Sono parole di papà Matteo, in lacrime fuori dalla scuola d’infanzia Collodi, che il piccolo Davide aveva frequentato fino a venerdì. È questa l’immagine del dolore della famiglia Giacometti. Ieri l’abbraccio dei genitori con le maestre è stato intenso e straziante: avvenuto in strada, davanti agli sguardi attoniti di tante mamme all’uscita da scuola, dove ieri Matteo e Angela, la mamma, sono voluti passare per un saluto. Potevano chiudersi in casa, stretti nel dolore, ma la voglia di vita che Davide sapeva esprimere ogni giorno li ha portati lì, davanti a quel cancello, che il loro piccolo di soli 5 anni varcava ogni giorno con il sorriso e la voglia di iniziare una nuova avventura quotidiana. Ieri l’altra figlia, che frequenta la prima elementare alla Goldoni, nello stesso plesso, non era in classe. Matteo e Angela però sono voluti venire lo stesso, dopo essere stati ricevuti in municipio dal sindaco e in parrocchia dal nuovo parroco don Flavio Gobbo. I funerali del piccolo Davide si terranno proprio a San Vito e Modesto giovedì 16 ottobre alle 11. È davanti alla scuola che papà Matteo trova la forza per pronunciare poche parole, ma così cariche di significato: «Dobbiamo ancora capire, renderci conto di cosa è accaduto», sussurra dietro un paio di occhiali scuri, «sono state dette e scritte troppe parole, noi non vogliamo andare oltre». Ad accompagnare la coppia c’è Giacomo Cappellini, nipote di Danillo. «Mio nonno non è un mostro», afferma il giovane, «non capiamo cosa possa essere successo, ma lui era un uomo buono, forse introverso, ma di sicuro adorava Davide. Forse non era sempre facile capire cosa gli passasse per la testa a volte, ma adesso è il momento del silenzio».

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