Giovane falso avvocato arrestato dai carabinieri
MARTELLAGO. Si era appena messo in tasca 850 euro, sottratti a un 93enne di Maerne. Si sa che gli anziani sono le vittime preferite dei falsi avvocati, che con la solita scusa dell’incidente al figlio cercando di spillare più soldi possibili. Lo stesso aveva fatto un 22enne originario della provincia di Napoli, Leonardo Musdace, finito con le manette ai polsi dopo che i carabinieri di Martellago lo hanno fermato sul più bello. Per lui l’accusa è di truffa aggravata. E dire che tutto sembrava filare liscio, con un piano ormai collaudato e che in questi mesi ha mietuto vittime un po’ dappertutto. I militari dell’Arma hanno spesso chiesto di fare attenzione, perché i malintenzionati girano e scrupoli non se ne fanno. Musdace non si è comportato il modo diverso.
Tutto è nato lunedì pomeriggio, quando il 93enne è andato nella caserma di via Roma a raccontare tutto. Il 22enne si era presentato in casa della vittima da brava persona, rispettosa e di professione “avvocato”. Tra virgolette, appunto, perché era solo arrivato sin lì per portarsi via più euro possibili. La trama è un classico: il figlio ha provocato un grave incidente e per sostenere le spese legali, per arrivare alla liberazione, serve una certa cifra. E un genitore che fa per il proprio figlio? Tutto, ovviamente. Il 93enne rientra in casa e consegna 850 euro. Musdace prende, ringrazia e se ne va.
Ma la vittima comincia a pensare a quanto successo e va di corsa dai carabinieri, quelli veri, per chiedere spiegazioni. Gli uomini, coordinati dal comandate Giovanni De Angelis, capiscono si tratta di una truffa e si mettono sulle tracce dell’uomo dopo aver avuto la descrizione. Tra cui la macchina. Questa è stata intercettata nel comune di Martellago e i militari hanno iniziato a seguirla a distanza. L’auto del napoletano era stata noleggiata, ha imboccato l’autostrada ed è finita a Treviso, dove il giovane avrebbe voluto versare la somma su una carta Postepay. Non ha fatto a tempo a completare l’operazione, che i carabinieri lo hanno arrestato per truffa aggravata e consegnato all’autorità giudiziaria per il processo per direttissima. Gli 850 euro sono stati recuperati e consegnati al 93enne. Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se Musdace abbia avuto altri complici e se sia stato aiutato da altri complici. Intanto l’anziano ha potuto tirare un sospiro di sollievo e i suoi risparmi sono stati salvati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia