Giostraio s’incatena con la famiglia

San Michele. Protesta contro lo stop del Comune alla sua struttura nel Luna park nonostante il pagamento del plateatico
Di Rosario Padovano

SAN MICHELE. Un giostraio di 49 anni residente a Oderzo, Ermes Rossetto, si è incatenato per protesta ieri mattina al terzo piano del municipio di San Michele, in attesa di poter parlare con il sindaco, Pasqualino Codognotto. Il problema riguarda la sua giostra, NBA Live (le cosiddette gabbie) che non è conforme ai parametri imposti dal Comune.

La perizia non ha avuto esito favorevole per essere installata in piazzale Mercato a Bibione, dove viene allestito come ogni estate il Luna Park per i turisti. Il problema è che, pur avendo pagato il plateatico, Ermes Rossetto non può cambiare giostra, del valore di 300mila euro. La sua domanda è stata respinta poichè il regolamento comunale vieta la sostituzione, come ha fatto sapere l'ufficio tecnico del municipio, se non ha maturato tre anni di attività. Una beffa, cui si può trovare una soluzione. L'incontro con il sindaco Codognotto ha avuto questo esito: o Rossetto trova una giostra simile, oppure può presentare un ricorso al Tar contro la decisione del Comune.

Ermes Rossetto ieri mattina si è presentato in municipio con tutta la famiglia, quattro figli, tre nipoti e altrettanti pronipoti. È una famiglia numerosa che vive con la sua giostra. «Io non sono un ladro e vivo con questa attività», ha spiegato Ermes Rossetto, «siamo brave persone e giriamo i luna park per mestiere. Ho avuto un problema con la mia giostra. Dovevo sottoporla alla manutenzione per adeguarla alle nuove normative sulla sicurezza, ma purtroppo non è stato possibile. Infatti la ditta che aveva costruito la giostra, e presso cui avrei dovuto riportarla per le modifiche, è fallita. Io ho così contattato altre ditte. Non c'è stato niente da fare». A quel punto era necessaria una perizia per la valutazione della giostra, e chiaramente per Rossetto ha avuto esito negativo. Ha quindi chiesto, senza ottenere risultati, la sostituzione della giostra stessa, ma il comune gli ha negato il permesso.

«Io ho pagato una quota importante per ottenere il plateatico, per cui è un mio diritto poterlo utilizzare e avere un'altra giostra. Non capisco perché il comune mi nega questa possibilità. Ho presentato un ricorso contro questa possibilità». Il regolamento del Comune di San Michele, come ha fatto capire la dirigenza, non contempla la possibilità di sostituire la giostra.

La protesta del giostraio ammanettato ha avuto comunque un riscontro positivo. Reduce da un dibattito sull'economia a Bibione, nella tarda mattinata di ieri è rientrato in municipio il sindaco di San Michele, Pasqualino Codognotto, che ha avuto modo di incontrare Ermes Rossetto.

Il loro è stato un incontro molto lungo, durato più di due ore. «I lavori a quella giostra», spiega Codognotto, «non li possono più eseguire. Li abbiamo invitati comunque a trovare una giostra simile nelle caratteristiche, che occupi il medesimo spazio e che abbia stesse tipologie e dimensioni. In alternativa», conclude il sindaco, «possono intraprendere la strada del ricorso al Tar».

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