Giorgio, otto anni, il baby top model conteso da Gucci e Cavalli
TREVISO. Tratto distintivo: è così bello che le case di moda se lo contendono e ai casting lo prendono subito. Poco tempo fa, un amichetto lo ha riconosciuto guardando un poster pubblicitario alla stazione, dove sorrideva accanto a una baby modella per la collezione di Ovs. Una celebrità? «No, per lui è solo un impegno da coltivare tra il gioco e la scuola», risponde Lucilla Reali, 51 anni, la sua mamma. Per Giorgio Cescon, trevigiano di San Lazzaro, nove anni il prossimo agosto, l'impegno è il seguente: fa da testimonial ai brand più prestigiosi. Nel suo curriculum (ne ha già uno e per di più lungo 27 pagine con recapiti dei genitori, caratteristiche fisiche e tantissime immagini) campeggiano le firme per le quali ha lavorato. Da Cavalli a Ferrari, da Gucci, a Trussardi, poi Guess, Paciotti. E ancora Melby, Diadora, Campagnolo, Missouri. Non mancano video per la Wap Factory di Francesco Facchinetti e shooting davanti all’obiettivo.
Viso angelico, occhi azzurri come il mare e capelli biondi, lo si trova a interpretare le collezioni delle griffe. Quando è cominciato tutto questo? «All’età di quattro anni e mezzo. Pubblicavo le foto del mio Giorgetto su Facebook e ogni volta era un successo», dice Lucilla. Una sfilza di complimenti che l'hanno portata a contattare un'agenzia di Milano, specializzata nell'ambito della pubblicità con bimbi e adolescenti da 0 a 17 anni. Dal momento dell'iscrizione non si è più fermato, Giorgetto. «Non ce lo aspettavamo. Dopo venti giorni ha fatto il Pitti Bimbo, siamo andati a Firenze io e lui, è stato bellissimo e si è molto divertito», continua Lucilla, che lo segue sempre e di fatto è diventata la sua manager. Così, da un giorno all'altro, Giorgetto si è trovato catapultato in un mondo fatto di riflettori, truccatrici, stilisti e fotografi. Tutto molto luccicante e molto lontano dalla sua vita nella periferia di Treviso dove abita insieme a mamma Lucilla, casalinga originaria di Velletri e papà Simone, impiegato all'aeroporto. Frequenta la terza elementare e di pomeriggio invita i compagni di classe a casa. «Partecipare a un casting o a un set fotografico non è un gioco ma un “lavoro”. Quello che è importante è che non diventi una forzatura. È Giorgetto che dice se vuole andare o meno. Ne parliamo e se la risposta è sì, lo segniamo sul calendario», continua Lucilla.
Nel 2014 era alla reggia di Caserta insieme a Katherine Kelly Lang, la Brooke della soap Beautiful, poi lo si ritrova sorridente sull'isola di Stromboli oppure sul Monte Rosa. Posa in costume da bagno, in giacca e papillon, oppure più casual. Ride, si nasconde dietro un paio di occhiali, corre in mezzo a un campo di frumento. E se tutto questo finisse, un giorno? Se il telefono non dovesse squillare più? «Prima o poi accadrà, ma io e mio marito avremo la sensibilità di non farlo vivere al bambino. Terremo l'atteggiamento che abbiamo sempre avuto: quando capita andiamo, altrimenti fa niente» continua Lucilla.
Giorgetto si presta, ma queste esperienze non lo allontano dall'essere un bambino, a tratti un po' timido. La sua materia preferita è la matematica, studia hip hop e ha già ben chiaro cosa vorrà fare da grande. «Lo youtuber perché mi piace il computer». Ma la cosa che più ama, quando ha finito i compiti, è giocare con la play station. Non è attento alla moda e, se la mamma gli prepara dei vestiti troppo eleganti, le ricorda: «Guarda che non devo andare a una sfilata!».
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