Gioca con un ordigno innescato bambino salvato in extremis

Cavallino. Sfiorato il dramma sulla spiaggia del camping Valdor perché il proiettile poteva esplodere È stato un bagnino ad allertare la Capitaneria che ha messo in sicurezza il residuato bellico da 75 mm

CAVALLINO. Sfiorato il dramma domenica a Ca’ Savio sulla spiaggia del campeggio Valdor.

Un bambino durante la ricorrenza dell'entrata in guerra del Giappone contro la Germania si è messo a giocare sulla spiaggia con un proiettile da 75 mm risalente alla prima Guerra Mondiale. Una scena che fortunatamente non è sfuggita all’attenzione di un bagnino che, accortosi della gravità della situazione, ha subito allertato la Capitaneria di Porto. La segnalazione è arrivata domenica dalla spiaggia antistante il camping Valdor di Cavallino-Treporti, facendo scattare l'intervento della Guardia costiera che, con estrema cautela, ha tolto l’ordigno dalle mani del bambino e lo ha preso in consegna portandolo alla capitaneria di porto di Jesolo e Cavallino-Treporti per mettere in sicurezza quella porzione di arenile di fronte alla frazione di Ca' Savio.

I militari hanno agito in questa maniera per garantire l'incolumità dei bagnanti, perché l’ordigno che il bambino stava maneggiando, avendolo scambiato per un giocattolo, aveva ancora la carica attiva e sarebbe esploso se la spoletta non fossa stata bagnata dall’acqua.

La messa in sicurezza del residuato bellico è avvenuta in accordo con il nucleo artificieri della questura di Venezia. Gli stessi artificieri hanno ieri proceduto al brillamento dell’ordigno, in condizioni di sicurezza così come previsto dall’attuale normativa.

Si trattava di un proiettile lungo una trentina di centimetri, ancora integro nel suo contenuto detonante, anche se deformato dal lungo periodo di ossidazione esposto agli agenti atmosferici. «Era un proiettile da artiglieria da 75 millimetri», spiega il noto collezionista di cimeli bellici, Furio Lazzarini, «molto utilizzato in entrambi i grandi conflitti mondiali. Erano in dotazione sia all’esercito italiano che a quello austriaco e in quanto calibro medio di grande utilizzo potevano essere sparati sia da terra che dall’artiglieria delle navi. Normalmente vengono resi inoffensivi dalla permanenza nell’acqua salata, mentre in questo caso si tratta di un’ogiva ancora inesplosa da far brillare». Alcuni turisti tedeschi all'interno del Centenario della Grande Guerra hanno ricordato la ricorrenza del 23 agosto 1914 quando il Giappone dichiarò guerra alla Germania. «Data che corrisponde anche con la ricorrenza della cruenta battaglia di Mons», aggiunge lo storico Furio Lazzarini, consulente comunale per i percorsi museali della batterie e fortificazioni di Cavallino-Treporti, «primo importante scontro tra britannici e tedeschi della guerra, oltre che la prima vittoria dell'Austria-Ungheria contro i russi nella battaglia di Kranik».

Francesco Macaluso

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