«Giardini Reali, no a riva degli Schiavoni»

La rappresentante degli ambulanti dei chioschi: siamo disposti a spostarci, ma non accettiamo quella soluzione
Interpress Gf.Tagliapietra. 28.03.2018.- Giardini Reali
Interpress Gf.Tagliapietra. 28.03.2018.- Giardini Reali

«Siamo disponibili a spostarci temporaneamente di qualche metro per consentire la realizzazione dei sottoservizi nell’area dei Giardini Reali occupata dai nostri chioschi, ma devono essere il Comune e l’Enel a dirci quando e come». A parlare così è Francesca Cavaliere, rappresentante e portavoce dei sedici «ambulanti in sede fissa» che occupano appunto con i loro chioschi l’area dei Giardini Reali dove è in corso il recupero dell’area verde a cura della Venice Gardens Foundationi. Ma il passaggio dei cavi della luce e delle altre utenze per «servire» i nuovi Giardini dovrebbe avvenire appunto nell’area occupata dagli ambulanti e qui nascono i problemi, finora irrisolti. «Non per colpa nostra» sottolinea ancora Cavaliere «perché ci siamo anche dichiarati disponibili a sobbarcarci i costi dell’intervento, anche se riguarda anche allacci che non riguardano la nostra attività. Solo che l’Enel ci ha prima presentato un preventivo di spesa di 15 mila euro circa, che abbiamo accettato. Poi ne ha proposto un altro di 35 mila euro, più che raddoppiato, che non siamo disposti a sobbarcarci, e per questo stiamo ancora trattando con la Venice Gardens Foundation, l’Enel e il Comune». Ma i problemi sarebbero anche altri. «La Soprintendenza ha chiesto che contatori e cavi dei sottoservizi siano tutti portati fuori dai Giardini Reali» spiega Francesca Cavaliere «ma l’Enel non ha ancora ottenuto tutte le autorizzazioni perché la Soprintendenza giudicherebbe eccessivamente impattanti le colonnine esterne che l’azienda elettrica dovrebbe installare. Anche per questo siamo in attesa». Lo spostamento dei banchetti dovrebbe avvenire a novembre ed essere minimale. «È il Comune e i vigili urbani che ci hanno chiesto di fare lo spostamento in questo periodo, per evitare intasamenti, perché i chioschi dovrebbero essere spostati avanti di un paio di metri verso la riva, per permettere così lo scavo per l’interramento dei cavi e anche il restauro della ringhiera retrostante che circonda i Giardini da parte della Fondazione. Un intervento della durata di 4-6 settimane, dopo il quale i chioschi dovrebbero essere ricollocati nella loro posizione». Resta il timore di uno spostamento di zona. «Sentiamo anche noi queste voci di possibili spostamenti verso Riva degli Schiavoni o anche più in là» spiega ancora la rappresentante degli ambulanti «ma nei nuovi “Pianini” dei plateatici approvati dal Comune l’area dei Giardini Reali rimane nella situazione attuale per quanta riguarda i nostri chioschi. Del resto noi siamo qui dagli anni Cinquanta, sempre nello stesso numero. Non siamo noi a essere stati spostati da Piazza San Marco e l’attuale conformazione dei banchi è quella che ha voluto lo stesso Comune alla fine degli anni Novanta, quando sono stati resi fissi». Una circostanza confermata anche dall’Ascom, che ricorda che nell’incontro del 22 febbraio in Comune con le parti interessate nel quale l’arcihitetto Torsello ha esposto il progetto di riqualificazione dei Giardinetti, l’amministrazione ha prospettato di spostare in avanti i banchi per effettuare gli allacciamenti dei sottoservizi. In quell’occasione non solo Ascom era d’accordo, ma il presidente Roberto Magliocco aveva proposto uno spostamento ancora maggiore per permettere anche la sistemazione del selciato, a dimostrazione che gli ambulanti erano disposti a collaborare al riordino dell’area.

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