Giardini Bergamin vittima dei vandali e in pieno degrado

San Donà. Panchine divelte e mattonelle saltate Il Comune non ha adesso i soldi per riparare i danni
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - PARCHEGGIO BERGAMIN CON PANCHINE E MATTONELLE DIVELTE
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - PARCHEGGIO BERGAMIN CON PANCHINE E MATTONELLE DIVELTE

Giardini Bergamin nel degrado e devastati dai vandali. Crolla il progetto di riqualificazione del parco pubblico di fronte allo storico centro commerciale per la vendita dei mobili, ora nella galassia della Sme. Solo alcuni anni fa il Comune era intervenuto per la riprogettazione del parco e un nuovo disegno che, dopo la realizzazione, ha subito affrontato difficoltà con le piastrelle e il funzionamento delle fontane a specchio affacciate su via Aquileia. Oggi le mattonelle sono sollevate in quantità, creando situazioni di potenziale pericolo per automobilisti, pedoni, cicli. E, come se non bastasse, sono state manomesse anche le panchine in pietra, anch’esse sollevate e inutilizzabili a meno che non si voglia rischiare di farsi del male.

Adesso si temono richieste di risarcimento danni al Comune. Intanto, l’assessore ai lavori pubblici, Lorena Marin, è perplessa: «I giardini rientrano nella filosofia delle grandi opere progettate in altri tempi che non hanno però dato i risultati sperati, così come molti altri interventi e opere pubbliche realizzate nello stesso periodo». Un riferimento velato alle scelte e progetti della precedente amministrazione che oggi vanno gestite e sistemate non senza costi per il Comune, già alle prese con magri bilanci. Quanto agli atti vandalici, l’assessore alla sicurezza Luigi Trevisiol è molto irritato: «Ci sono persone senza criterio, per non dire altro, che compiono questi atti vandalici poi a carico della comunità che non può affrontare certe spese a cuor leggero».

Adesso il Comune dovrà pensare quanto meno a un intervento di emergenza per una parziale sistemazione delle mattonelle, che hanno sempre creato problemi di staticità e spesso si sono frantumate. Bisognerà cercare almeno di sistemare i problemi principali tra lastricato e panche con il personale del Comune. Da escludere un intervento radicale che sarebbe ben più costoso e oggi irrealizzabile. Anche in piazza Indipendenza ci sono stati dei cedimenti, a livello di marciapiede e pavimentazione in genere. Il Comune dovrà tenere tutto monitorato e garantire una manutenzione che impedisca di intervenire in un secondo tempo con costi assai maggiori di totale ripristino.

Giovanni Cagnassi

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