Giardinetti, ricorso al Tar contro i lavori
Un ristorante ai Giardinetti reali. La Palazzina del Santi trasformata in Cafeteria e i giardini in serra. È pronto a partire il restauro dei Giardinetti di San Marco. Una decisione assunta dal commissario Vittorio Zappalorto, che aveva approvato il progetto un anno fa con i poteri del Consiglio comunale. Adesso la vicenda è arrivata sul tavolo della nuova amministrazione e del sindaco Luigi Brugnaro. E cominciano le polemiche.
Sull’affidamento a un soggetto privato, senza gara (la Venice Gardens Fundation onlus di Adele Re Rebaudengo) della concessione ventennale per la preziosa area dei Giardinetti. In cambio, la Fondazione metterà a disposizione 3 milioni e 800 mila euro per il restauro dei giardini, della serra e delle cancellate e arredi liberty. Poco? Tanto? «Tre milioni e 800 mila euro equivalgono a 190 mila euro l’anno, più o meno il costo del plateatico di bar in piazza San Marco», la contestazione, «ma gli utili rimarranno all’associazione, che ha avuto l’incarico senza gara, essendo appunto una onlus».
Sull’assegnazione di un bene così prezioso per vent’anni ai privati c’è anche il primo ricorso al Tar, presentato dalla società Alilaguna. Che chiede da anni l’adeguamento della biglietteria, proprio davanti all’ingresso dei Giardinetti, e si è vista negare l’autorizzazione da Comune e Soprintendenza. Mentre a pochi metri la storica Palazzina settecentesca, fino a poco tempo fa centro di informazioni turistiche dell’Apt, ha avuto modificata la destinazione d’uso per farne un ristorante. Un progetto discusso, che prevede la realizzazione di una copertura per la serra e il Giardino. Seimila metri quadri che rappresentano un pezzo di storia della città, luogo preferito dalla principessa Sissi.
Il progetto prevede anche una “valorizzazione” degli spazi e un’apertura di un nuovo passaggio per l’ingresso ai Giardinetti e al ristorante dalla piazza San Marco, attraverso il Museo Archeologico. E la sistemazione di un’area oggi sottoutilizzata e poco curata ma dalle grandi potenzialità.
Il progetto era stato presentato alla vigilia di Natale del 2014 dal commissario, il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, insieme alla Soprintendenza e al prefetto Domenico Cuttaia. Una trasformazione che interesserà anche la riva storica antistante ai Giardinetti Reali, con il riordino degli approdi e delle concessioni. Ma adesso l’intero piano dovrà essere approvato dall’amministrazione, compresa la Variante e il cambio d’uso dell’ex Palazzina dell’Apt. E al Tar è stato presentato il primo ricorso sulla legittimità del percorso seguito per le autorizzazioni.
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