Giardinaggio vietato durante la pennichella
GIAVERA. In primavera i patiti del giardinaggio si scatenano, ma a Giavera, in provincia di Treviso, dovranno lavorare senza disturbare il sonno di chi dorme fino a tardi il mattino o si concede una pennichella il pomeriggio, pena sanzioni fino a 775 euro. A stabilirlo è il regolamento di polizia rurale e a ricordarlo è un avviso, firmato dal sindaco Maurizio Cavallin, affisso in paese e pubblicato sul sito dell'amministrazione comunale.
Nei giorni feriali l'impiego di macchine da giardinaggio con motore a scoppio o comunque rumorose è consentito solo dalle 8.30 alle 20, con un'interruzione dalle 13 alle 16. Il sabato, la domenica e negli altri i giorni festivi l'uso di falciatrici, decespugliatori e altri marchingegni fragorosi è permesso invece solo dalle 10 alle 20, con uno stop dalle 12 alle 16. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da 75 a 775 euro. La politica anti fracasso di Giavera era partita con l’amministrazione Gottardo e oggi Cavallin ne dà continuazione. Le novità volute dalla nuova amministrazione riguardano l'obbligo di revisione per i dispositivi per lo spargimento dei fitofarmaci e le regole a cui attenersi per bruciare i tralci di vite. Questa operazione è infatti consentita solo fino al 31 marzo e con un limite di tre metri cubi di materiale per ettaro coltivato. Per il resto sono conservati e ricordati i divieti già imposti da Gottardo con le relative sanzioni. I proprietari di arbusti colpiti da processionaria sono obbligati ad eliminare i nidi prima della schiusa.
Chi ha alberi e siepi confinanti con le vie pubbliche o ad uso pubblico deve evitare che i rami e radici oltrepassino il confine e danneggino la sede stradale o la proprietà privata. I proprietari sono anche obbligati ad intervenire per evitare che i rami nascondano la segnaletica stradale, riducano la visibilità o ostruiscano il passaggio.
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