Gianluca “Ciani” Pistolato stroncato dal cancro a 44 anni in soli otto mesi

Il “gigante buono” era titolare  della “Sikura Service” ed era molto conosciuto anche come batterista. Con il fratello aveva fondato i Marathon 

ASSEGGIANO. Ora la batteria di Gianluca “Ciani” Pistolato la suonerà il figlio che ha ereditato la passione per lo strumento dal padre.

Ieri “Ciani” è morto all’ospedale dell’Angelo. Aveva 44 anni e un cancro ha piegato la sua forte fibra in otto mesi. A maggio aveva scoperto il male che ha vinto quest’uomo che a Zelarino, dove abitava, lo chiamavano il “gigante buono”.

Lascia la compagna Alessandra e due figli minorenni.

Ricorda l’amico Francesco Milanesi: «Ciani era una persona meravigliosa, un uomo da cui prendere esempio. Era buono. Io gli devo molto è grazie a lui se ora ho una mia attività. A Zelarino tutti gli volevano bene perché lui sapeva rispettare tutti. Aveva sempre un sorriso per tutti ed era simpaticissimo. Con lui riuscivi sempre a trovare il buon umore».

Fin da piccolo si è appassionato alla batteria. Una grande passione che lo ha sempre seguito e che lo ha spinto, negli anni, a fondare con il fratello, anche un gruppo, i Marathon. Con questo gruppo ha suonato pure in Germania e registrato dei cd. Sciolto il gruppo ha continuato a suonare nei locali del Triveneto con vari complessi. Ed è riuscito a trasmettere la passione al figlio di 14 anni che molti dicono sia veramente bravo, nonostante l’età.

Era titolare della “Sikura Service” di Asseggiano. Una ditta specializzata nell’installazione di porte e cancelli automatici, rampe di carico e porte frangifuoco. Questa sua attività lo portava in mezzo Veneto. Amici e conoscenti o chiamavano “Ciani” anche perché lui, si presentava con quel nome. Oggi si conoscerà la data dei funerali. —


 

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